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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Evadeva i domiciliari con la scusa del lavoro. In carcere 26enne

Il ragazzo, già finito nei guai per reati di furto e rapina, è stato trasferito nell'istituto penitenziario, perché si è allontanato in più occasioni da casa. Lo ha deciso il gip, davanti alla serialità del gesto

LECCE  - Dagli arresti domiciliari è finito in cella. Luca Mita, un ragazzo di 26 anni, leccese, è stato tratto in arresto nel pomeriggio di venerdì dagli agenti di polizia della squadra mobile, i quali hanno eseguito un provvedimento emesso dal gip Alcide Maritati.

Nella serata del 16 ottobre scorso era stato sorpreso dagli stessi poliziotti all’esterno del centro commerciale ”Mongolfiera” di Surbo, ma in quel posto non avrebbe dovuto andarci, visto il regime degli arresti domiciliari al quale era stato sottoposto, con permesso di assentarsi dalla propria abitazione esclusivamente per svolgere l'attività lavorativa presso una autofficina.E non era la prima volta. In più occasioni, infatti, il 26enne aveva violato la misura alla quale era sottoposto dal dicembre 2011 per i reati di furto aggravato e rapina.

Mita Luca-3Nel mese di agosto era stato arrestato per evasione e nuovamente sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. La giustificazione fornita alle forze dell'ordine, in quella occasione, era stata la stessa del 16 ottobre: una sorta di "deviazione" del percorso abituale, per recarsi ad acquistare materiale necessario per l’autofficina.

La scusa, poco credibile, e comunque poco idonea a  giustificare  la presenza del giovane in luoghi diversi dalla sua abitazione o dalla sede di lavoro, non gli ha consentito di sottrarsi ad una nuova denuncia per il reato di evasione, che gli è costato il trasferimento in carcere.

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