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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Tentato omicidio del capo clan barese nel 2012: un arresto anche a Lecce

Per il ferimento di Giuseppe Mercante, considerato personaggio di spicco del quartiere Libertà di Bari, è scattata un'operazione della polizia

BARI – Tre gli arresti eseguiti dagli agenti di polizia della questura barese, per il tentato omicidio di Giuseppe Mercante, ritenuto il capo clan del quartiere Libertà, il cuore del capoluogo pugliese.  Uno dei destinatari dell’ordinanza cautelare in carcere, emessa dalla Direzione distrettuale antimafia,  si trova a Lecce, gli altri a Rutigliano, la cittadina in cui è scattato il blitz. A finire in manette, Donato Telegrafo, un 29enne detenuto nel carcere di Borgo San Nicola, alle porte di Lecce. Gli altri due sono Arcangelo Telegrafo, di 24 anni e Tonino Rizzo, di 32.

Gli individui fermati sono stati ritenuti vicini agli ambienti del clan Telegrafo e rispondono, a vario titolo, del ferimento di Mercante, avvenuto a fine agosto del 2012, all’esterno di una pescheria: le accuse sono, oltre che di tentato omicidio, anche di porto e detenzione di armi da sparo e ricettazione. Le indagini, supportate da numerose attività tecniche, hanno consentito di individuare i responsabili dell’agguato e il movente, che è da ricondurre alla contrapposizione tra il clan “Mercante” ed il clan “Telegrafo” per  la gestione ed il controllo delle attività illecite.

Tra queste non soltanto estorsioni, ma anche commercializzazione di sostanze stupefacenti, usura e gestione di video poker, sempre lungo le vie deiquartieri Libertà e San Paolo. La conflittualità tra le opposte fazioni, iniziata nel 2005 con l’omicidio di Mercante Amleto, fratello di Giuseppe, si è acuita dopo il tentato omicidio di quest’ultimo ed è proseguita con ulteriori episodi armati che hanno visto direttamente coinvolte figure apicali delle fazioni opposte.

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