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Cronaca Centro / Via 95esimo Reggimento Fanteria

Truffe seriali nei negozi della città. Torna all'azione il giorno dopo, ma viene arrestato

Si chiama Giovanni Luigi Pellegrino, il 42enne che, nel mese di luglio, ha simulato finte vendite di candele o spazi pubblicitari, con tanto di fatture false, per spillare denaro ai commercianti. Deferito in stato di libertà nella giornata di martedì, questa volta è finito ai domiciliari

LECCE – La denuncia a piede libero per truffa non gli è bastata, e lui è tornato all’azione. Come se nulla fosse accaduto. Giovanni Luigi Pellegrino, il 42enne deferito nella giornata di martedì per una serie di raggiri pianificati ai danni di esercizi, si è presentato, intorno alle 16,40 del pomeriggio, presso l'azienda informatica “ClioCom spa”, di via 95° Reggimento Fanteria, inscenando il copione già collaudato che, evidentemente, non tutti devono aver letto sui giornali. Spacciandosi per un rappresentante di una ditta di servizi, ha richiesto alla commessa una somma di 100 euro - fingendo di aver già preso accordi con il titolare dell’attività - che sarebbero serviti per sponsorizzare un impianto sportivo della città.

Diffidando dell’uomo, la dipendente ha contattato in prima persona il proprietario sul cellulare, passandogli il finto procacciatore di pubblicità. Nel frattempo, ha rilasciato uno scontrino ad un cliente che aveva depositato sul bancone 100euro. Ma non aveva fatto iconti con la rapidità e le intenzioni di Pellegrino il quale, approfittando della distrazione della commessa, ha interrotto la telefonata, impossessandosi dei contanti sul banco, per poi allontanarsi velocemente dal negozio, a  bordo della  solita Fiat Bravo di colore bourdeaux.PELLEGRINO Giovanni Luigi-3

All’arrivo degli agenti delle volanti, il truffatore è stato descritto di un'altezza di circa un metro e 75, di corporatura normale, vestito con addosso pantaloni di colore blu, ed una maglietta di colore scuro. Per i poliziotti non è stato complicato comprendere che si trattava dello stesso individuo denunciato alcune ore prima.

Diramate immediatamente le ricerche, Pellegrino è stato rintracciato intorno alle 18, nella stessa via in cui aveva compiuto il furto, mentre stava uscendo dal negozio “Schonhuber”. Anche il titolare di quest’ultimo esercizio ha riferito al personale della questura di essere stato avvicinato dal 42enne, il quale avrebbe richiesto la solita somma di 100 euro, in cambio di un logo pubblicitario da apporre nel centro sportivo.

Questa volta, però, Pellegrino aveva ricevuto una risposta negativa, dileguandosi immediatamente, forse temendo che il commesso avesse già sentito parlare delle sue truffe seriali. Rintracciato e sottoposto ad una perquisizione personale, gli agenti hanno anche eseguito una verifica all’interno dell’auto. Nell’abitacolo, nascosto sotto il sedile anteriore, un coltello lungo 17,5 centimetri, assieme ad un’agenda contenente numerosi timbri, riconducibili a probabili aziende truffate.  Altre aziende, intanto, hanno fatto presente ai poliziotti di essere stati avvicinati da Pellegrino, per l’ennesima richiesta di denaro. Come è accaduto al gestore dell’agenzia immobiliare “Mazzini”. Per Pellegrino sono scattati gli arresti domiciliari con l’accusa di truffa continuata e porto ingiustificato di arnesi atti ad offendere.

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