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Cronaca Trepuzzi / Via Surbo

Commando armato irrompe in un'azienda. In cinque arraffano duemila euro e scappano

Un vero e proprio colpo da professionisti si è consumato in serata. Una banda ha fatto irruzione all'interno di una impresa di import ed export, sulla via che collega Trepuzzi a Surbo. Con mitraglietta, fucile e pistole, hanno immobilizzato i presenti, per poi fuggire a bordo di un'utilitaria priva di targa

TREPUZZI – Un raid. Un assalto armato con tanto di fucile, pistola e una mitraglietta. Ma non è escluso che fossero ulteriormente equipaggiati. Colpo da professionisti quello che si è consumato in serata, intorno alle 19,30, a Trepuzzi. Un commando composto da cinque individui ha fatto irruzione nei locali della ditta appartenente ad Achille Andreani, sulla strada provinciale che congiunge la cittadina a Surbo, specializzata in import ed export.

Una sequenza di immagini che riporta il nord Salento indietro nel tempo, negli anni bui della criminalità.  All’interno vi erano, oltre al titolare, anche sei dipendenti. Sono stati tutti minacciati e costretti a consegnare il denaro custodito nelle tasche e nei portafogli. Una somma che, stando ai primi riscontri, si aggirerebbe attorno ai duemila euro.

I componenti della banda, tutti con i volti travisati da cappucci e passamontagna, hanno arraffato il denaro, approfittando del panico che aveva paralizzato i malcapitati. Portato a termine il piano, si sono diretti verso l’uscita, per poi montare a bordo di un’utilitaria, una Fiat Punto di colore grigio, e dileguarsi lungo le vie adiacenti. Nessuno tra i testimoni è stato in grado di annotare il numero di targa: semplicemente perché assente. I malviventi, infatti, hanno preventivamente staccato la placca dalla carrozzeria, per non essere riconoscibili.

Sul posto, allertati dalle stesse vittime, sono giunti i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Campi Salentina, guidati dal maggiore Nicola Fasciano. I militari hanno immediatamente avviato le indagini per cercare di rintracciare i responsabili, partendo dalle descrizioni frammentari fornite dai presenti. Non è ancora dato sapere se il mezzo utilizzato per la fuga sia provento di u furto in zona.

Ma per accelerare le fasi investigative e scongiurare il pericolo che altri colpi possano essere perpetrati, gli inquirenti hanno allestito diversi posti di blocco lungo le arterie stradali dell’area. Al vaglio del personale dell’Arma, inoltre, anche l’eventuale presenza di filmati contenuti nelle videocamere di sorveglianza installate in zona. I fotogrammi potrebbero infatti fornire indizi determinanti quanto meno sul tragitto percorso dai rapinatori.

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