Trainano per un chilometro postamat. Lo “ripuliscono” e abbandonano anche furgone rubato
I ladri hanno colpito lo sportello automatico di Merine. Lo hanno legato a un mezzo, forse dopo aver disattivato l'allarme
MERINE – Trascinano lo sportello automatico per almeno un chilometro e poi lo abbandonano. Dopo averlo “ripulito” da svariate migliaia di euro. Ennesimo assalto a un deposito, nella notte, ai danni dell’ufficio postale di Merine. Una banda di malviventi ha, infatti, raggiunto la filiale di via Montenegro, a bordo di un furgoncino rubato: si tratta di Fiat Doblò prelevato soltanto alcune ore prima da una via della frazione di Lizzanello.
I ladri hanno dapprima demolito il cancello di un giardino antistante l’ufficio. Poi, con un sistema di funi, hanno letteralmente sradicato la cassa automatica, nella quale i dipendenti delle poste avevano caricato il denaro in vista delle operazioni del week-end: si parla di una cifra che si aggira attonro ai 40mila euro. Sono fuggiti lungo la periferia del piccolo paese in direzione della strada che conduce a Lecce, nei pressi del residence “I Giardini di Atena”.
E’ in quel punto che il postamat è stato aperto, svuotato e poi abbandonato. Il contenuto, invece, è stato caricato a bordo di un altro mezzo e quello rubato è stato lasciato sul posto. Scoperto l’accaduto, sul posto sono stati fatti intervenire i carabinieri della stazione di Lizzanello, assieme ai colleghi della scientifica e della compagnia di Lecce.
I militari dell’Arma sono alla ricerca dei filmati del sistema di videosorveglianza installati lungo il tragitto percorso dalla banda. Il sistema di allarme dell’ufficio postale non si è attivato: gli inquirenti stanno tentando di stabilire se sia trattato di un guasto o se, come è plausibile pensare, siano stati gli stesi malviventi a disattivarlo manomettendo i sensori perimetrali. Tre settimane addietro, un episodio simile: con la fiamma ossidrica, i malviventi hanno effettuato un maxi "prelevievo" dalla filiale delle poste di Tuglie: sono riusciti a rimediare un bottino di circa 70mila euro. Un colpo messo a segno a una settimana di distanza da un altro, ai danni delle poste di Santa Maria al Bagno.