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Cronaca Tuglie / Via Tito Schipa

Fiamma ossidrica per aprire la cassa automatica: ladri “prelevano” 70mila euro dalle poste

Ancora un furto, nella notte, ai danni di un postamat. L’episodio a Tuglie, dove i malviventi hanno scardinato lo sportello, e arraffato il denaro custodito all’interno. Sul posto, per i rilievi, carabinieri della compagnia di Gallipoli e del reparto di Investigazioni scientifiche. Meno di una settimana addietro, colpo identico a Santa Maria al Bagno

TUGLIE – Ennesimo assalto al bancomat, alla vigilia dell’Epifania. La solita modalità per un nuovo maxi furto: malviventi, nella notte, hanno preso di mira l’ufficio postale in via Tito Schipa,  a Tuglie. Hanno raggiunto lo sportello automatico e, servendosi della fiamma ossidrica, hanno aperto il deposito dopo averlo praticamente scardinato.

La cassa è rimasta sul posto, ma i ladri sono riusciti ad estrarre tutto il denaro caricato nella giornata di ieri, in vista delle maggiori operazioni richieste dai clienti alla vigilia dell’Epifania e con l’avvio dei saldi: si parla di una somma non inferiore a 70mila euro. I conteggi sono ancora in corso.

L’importo del bottino è ancora in fase di precisa quantificazione, ma la cifra potrebbe anche crescere nel corso delle ore, quando il direttore dell’ufficio avrà ultimato i conteggi. I militari dell’Arma, sopraggiunti al momento della scoperta dell’episodio, hanno constatato l’accaduto e recuperato, già negli istanti successivi, tutti i fotogrammi utili alla ricerca degli autori.

Non si esclude che la banda possa essere la stessa che, nei giorni scorsi, ha perpetrato colpi simili in altri punti della provincia. L’ultimo, in ordine di tempo, è infatti avvenuto a Santa Maria al Bagno, sempre ai danni delle poste, meno di una settimana addietro.IMG-20160105-WA0003-3

Anche in quell’occasione, i malviventi hanno utilizzato la fiamma ossidrica per scardinare la cassa e fuggire con un bottino di oltre 32mila euro. 

Sul posto, per l'episodio scoperto questa mattina, i carabinieri della stazione di Sannicola, guidati del maresciallo Luca Russo, assieme ai colleghi Reparto investigazioni scientifiche e della compagnia di Gallipoli guidati rispettivamente dal luogotenente Vito Angelelli e dal capitano Michele Maselli.

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