Scarsa visibilità in strada, assolto automobilista: travolse un centauro che morì

 

LECCE – Si è conclusa con un’assoluzione, perché il fatto non sussiste, la vicenda giudiziaria di Angelo Pranzo, l’automobilista accusato di omicidio colposo per aver causato la morte di Samuel Grasso, 34enne di Galatone deceduto in un incidente stradale avvenuto il 14 agosto del 2010 all'ingresso della sua cittadina.

In quel caldo pomeriggio d’estate, erano passate da poco le 17, Grasso, personaggio molto noto in paese per la sua attività di ristoratore (era titolare della pizzeria “Scialabbà”), stava andando al lavoro a bordo della sua motocicletta, una Ducati. Il 34 enne stava percorrendo via del Mare, la strada che conduce verso Santa Maria al Bagno, quando, improvvisamente, si trovò di fronte l’auto dell’imputato, che proveniva da via Angelo Primitivo, una strada laterale. L'impatto fu inevitabile e il giovane cadde rovinosamente sull'asfalto, riportando lesioni che si sarebbero rivelate fatali. Ricoverato d’urgenza nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, Samuel Grasso morì due ore dopo.

Oggi, dinanzi al gup Annalisa De Benedictis, si è svolto il giudizio con rito abbreviato nei confronti dell’imputato. Secondo la ricostruzione operata dagli inquirenti, alla base dell'incidente ci sarebbe stata la mancata precedenza che Pranzo avrebbe dovuto dare alla vittima prima di immettersi sulla carreggiata. L’automobilista, però, non si sarebbe accorto della moto che sopraggiungeva a causa delle auto parcheggiate in prima e seconda fila, anche a spina di pesce, che avrebbero limitato la visibilità. Circostanze che hanno portato il gup ad assolvere l’imputato, assistito dall'avvocato David Dell'Atti.