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Cronaca Via Giammatteo

Attimi di puro terrore: si ritrova davanti un Pit Bull che l'aggredisce a morsi in strada

La vittima è un 22enne di Lecce. Il fatto questa mattina in via Giammatteo. Trasportato presso l'ospedale "Santa Caterina Novella" di Galatina, la prognosi è di dieci giorni. Indagini in corso della polizia locale. Il cane dovrebbe avere un proprietario, ma non è dotato di regolare microchip

LECCE – Se sia stato il coraggio unito all’accortezza, o magari l'ovvia paralisi per il terrore, non si sa. Ma è rimasto in piedi di fronte a quell’aggressione feroce, nonostante la pressione delle mandibole e la paura che deve avergli provocato un interminabile brivido in ogni cellula del corpo. E questo forse gli è servito a salvarsi la vita. Se fosse caduto per terra, avrebbe rischiato di essere azzannato al collo. E ora, probabilmente, si starebbe narrando una tragedia.

Vittima di un attacco di un Pit Bull, questa mattina, è stato un ragazzo di 22 anni di Lecce. Si trovava in una traversa di via Giammatteo (strada che conduce nella marina di Frigole), ben lontano dal centro cittadino, ma in un’area di campagna comunque abitata. Intorno, diverse villette. E anche questo è servito alla causa, perché provvidenziale si sono rivelati gli interventi dei passanti.

Tutto è successo poco prima delle 10 del mattino. Il giovane, che si trovava in visita in quella zona, all’improvviso s’è visto la strada sbarrata dall’animale. Non è chiaro il motivo per cui il cane abbia perso il senno, ma una cosa è certa: sembra che sia uscito da un podere e che subito dopo abbia attaccato il giovane, ferendolo al fianco destro. Ben visibili i segni del morso sulla pelle. Una scena impressionante.

Fortuna ha voluto non solo che non sia caduto, ma anche che in quel momento stessero passando due elettricisti con un furgoncino. Erano appena arrivati sul posto per alcuni lavori. E davanti alla drammatica scena, non hanno esitato. Hanno spinto il mezzo verso il cane, forse toccandolo, ma senza ferirlo. Nel frattempo, dalle abitazioni sono usciti anche diversi residenti. Il Pit Bull è fuggito e s’è rintanato in un podere, dove sorge una masseria. Una proprietà chiusa con lucchetto e catena (nella foto in basso, con l'auto dell'Asl, Ndr).

Sul posto sono arrivati nel frattempo i sanitari del 118, gli agenti di polizia locale e il veterinario dell’Asl. Gli agenti hanno dovuto richiedere al magistrato di turno l’autorizzazione per entrare nella proprietà privata e, una volta ottenutala, hanno chiamato i vigili del fuoco per spaccare il lucchetto. Il Pit Bull, un esemplare nero, è staro recuperato dal veterinario e portato nel canile comunale. Il giovane ferito, invece, condotto presso l’ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina. N’è uscito con una prognosi di dieci giorni.

IMG-20151102-WA0003-3Nel frattempo, sono iniziate le ricostruzioni degli agenti del comando di viale Rossini. Se ne stanno interessando sia il Nucleo ambientale, sia quello di polizia giudiziaria. Sono stati ascoltati testimoni e residenti. Si è così chiarito un primo passaggio: il cane dovrebbe appartenere a qualcuno che risiede in zona o che, comunque, ha una proprietà. Sembra, infatti, che si trovi abitualmente legato. Potrebbe quindi essersi liberato all'improvviso, da solo. E con la sua forza avrebbe potuto anche uccidere o ferire in modo permanente il malcapitato giovane.

Tuttavia, essendo la prognosi inferiore ai ventuno giorni, per procedere bisognerà attendere che il 22enne sporga denuncia, cosa che dovrebbe avvenire nelle prossime ore. Al momento, però, non sono state identificate persone che si ritenga possano essere le proprietarie dell’animale e il guaio è che, una volta condotto in canile, il veterinario ha appurato che non era dotato di microchip. Le indagini, dunque, potrebbero avere una svolta quando sarà presentata la denuncia, per il momento presumibilmente contro ignoti, per lesioni colpose.

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