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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

In carcere l’autista dell’autotreno: 57enne di Terlizzi accusato di omicidio colposo plurimo

È di Terlizzi l’uomo che era alla guida del mezzo pesante che ieri ha provocato un incidente nel quale sono decedute cinque persone, di cui quattro della provincia di Lecce. Avrebbe superato il limite di velocità e violato la distanza di sicurezza

BRINDISI – E’ in stato di arresto nel carcere di Brindisi il conducente dell’autotreno che ieri pomeriggio ha causato la morte di cinque persone sulla Statale 379 Egnazia, in territorio di Fasano. Tra le vittime la figlia, Viola, e i suoceri di Cristian Casili, consigliere regionale del M5S.

Il rimorchio del mezzo pesante, carico di olio, è piombato sulla carreggiata opposta dopo che il conducente ne ha perso il controllo. Secondo i rilievi effettuati dalla polizia stradale di Brindisi e dagli agenti del commissariato di Ostuni, l’uomo alla guida, Francesco De Sario, 57enne di Terlizzi, procedeva 15 chilometri oltre il limite di velocità di 70 all’ora e non avrebbe rispettato la distanza di sicurezza.

Sono state tre le auto coinvolte nel drammatico sinistro e tutte impegnavano la carreggiata opposta: una Opel Zafira sulla quale viaggiava la piccola, con i nonni materni, Vito Muscatello e Rosa Minerba, una prozia, Annamaria Minerba, e la madre, Marta Muscatello, di 45 anni, ricoverata all’ospedale “Perrino” di Brindisi con una prognosi di 40 giorni. Deceduto anche il giovane alla guida di una Peugeot 107, un 21enne di Fasano, Leonardo Orlandino. I tre occupanti la terza vettura, una Opel Corsa, ne sono usciti illesi così come l’autista del mezzo pesante.

Portato in commissariato per essere interrogato, l’uomo avrebbe raccontato di non essere stato in grado di controllare l’autotreno dopo aver frenato bruscamente per non tamponare l’auto che lo precedeva e di usare il dispositivo Bluetooth per le conversazioni telefoniche.

La Statale 379 è rimasta chiusa fino alle due di notte, quando sono state ultimate le operazioni di rimozione dei mezzi e la bonifica del manto stradale. Il sostituto procuratore di Brindisi, Luca Buccheri, che si è recato direttamente sul luogo della tragedia, ha quindi disposto l’accompagnamento di De Sario in carcere.

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