CAMPI SALENTINA – Non è passata indenne nemmeno l’ultima notte. Due auto incendiate, in quello che sta diventando un fenomeno di proporzioni sconvolgenti, in cui è difficile anche stabilire una media esatta dei veicoli coinvolti. E di solito, per “cause sconosciute”. Senza elementi chiari e inequivocabili (una bottiglia o una tanica abbandonata, residui di benzina o di diavolina) non compare mai nel verdetto il dolo, anche se il più delle volte (specie in assenza di precedenti sintomi di guasti elettrici) il sospetto resta evidente.

Restano dunque da capire anche i motivi per cui si sono sviluppati roghi che hanno provocato scompiglio in luoghi opposti della vasta provincia di Lecce, pressappoco alla stessa ora. Particolare è soprattutto l’episodio che, verso mezzanotte e mezzo, ha interessato la Seat Toledo di un falegname 59enne di Campi Salentina. Un artigiano senza alcun precedente e che non ha saputo indicare ai carabinieri della compagnia locale un eventuale movente.

Il fatto che le fiamme abbiano riguardato la fiancata sinistra dell’auto, lascia immaginare che dietro vi sia la mano di qualcuno. E’ stato lo stesso proprietario del mezzo, parcheggiato in via Matteotti, ad accorgersi di quanto stava avvenendo, a uscire di casa e a spegnere le fiamme prima che producessero ulteriori danni. Il calore ha provocato anche l'annerimento del portone di legno d’ingresso della sua abitazione, nella parte bassa.

Un altro incendio, come detto, s’è verificato all’incirca nello stesso arco temporale a Casarano, nei pressi della stazione ferroviaria. In questo caso, il fuoco, per cause in corso di accertamento, ha danneggiato una vecchia Y 10 Autobianchi. L’auto appartiene a una donna disoccupata. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia locale.