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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Operazione "Diarchia", il Riesame conferma misura cautelare per quattro degli arrestati

Rigettata dai giudici la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali degli indagati nel maxi blitz

LECCE - Misure cautelari confermate per quattro delle persone arrestate nell'operazione "Diarchia", perchè ritenute legate al presunto sodalizio mafioso diretto da Tommaso Montedoro. I giudici del Riesame hanno respinto la richiesta di scarcerazione per quattro degli arrestati, la cui posizione è stata discussa nell'udienza di venerdì scorso.

Si tratta di Ivan Caraccio, 30enne di Casarano, cui il gruppo avrebbe voluto tendere un agguato per non aver rispettato la regola fondamentale del silenzio, svelando le dinamiche interne all’associazione mafiosa, non rispondendo quindi alle aspettative del capo e pertanto ritenuto non all’altezza dei compiti assegnati. Poi Sabin Braho, 34enne, albanese di Durazzo ma residente a Brindisi, uno dei presunti referenti del sodalizio nel traffico di droga; Domiria Lucia Marsano, 40enne residente a Lecce, accusata di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente; e Salvatore Carmelo Crusafio, 41enne residente a Matino, uno dei presunti appartenenti al gruppo protagonista di azioni cruente in danno di istituti di credito, Tra i colpi la spaccata avvenuta il 18 marzo 2017 presso la filiale della Banca Popolare Pugliese di Tuglie e il tentativo avvenuto a Matino, il 27 aprile scorso presso la postazione bancomat del medesimo istituto di credito.

Nel collegio difensivo gli avvocati Mario Coppola, Walter Zappatore ed Elvia Belmonte.
 


 
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