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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Aveva tentato il furto in lavanderia: l'Uomo Ragno patteggia e torna libero

Diciotto mesi con pena sospesa per il 28enne rumeno mascherato da supereroe bloccato dalla polizia di notte in via Taranto

LECCE – L’Uomo Ragno è tornato in libertà. In cella c’è rimasto giusto il tempo per riflettere sulle sue azioni. Arrestato dalle volanti di polizia la notte fra il 4 e il 5 aprile, mentre tentava di rubare dentro la lavanderia “Bollicine” di via Taranto, questa mattina, difeso dall’avvocato d’ufficio Milena Nucci, ha patteggiato diciotto mesi, con pena sospesa (era incensurato) davanti al giudice Silvia Saracino, nel processo per direttissima.

L’Uomo Ragno altri non è che Michai Ionut Dicu, 28enne rumeno, residente a Lecce. E’ stato così ribattezzato per il curioso travestimento adottato in occasione del tentativo di furto. Appunto, una maschera del supereroe della Marvel. Cliente abituale proprio di quella lavanderia, probabilmente era riuscito a restarvi dentro, nascosto, dopo l’ora di chiusura, le 22,30. Ma tramite le videocamere interne, collegate al cellulare dei proprietari, i suoi movimenti sono stati notati. E sono stati chiamati 113 e vigilanti di Ggs La Velialpol, che avevano le chiavi e hanno aperto l’uscio d’ingresso.  

Scoperto nascosto all'interno

I poliziotti, durante il controllo, si sono resi conto che sul retro c’era un muro divisorio in cartongesso che non arrivava fino al soffitto e che quindi poteva essere un punto per accedere nell’attività. Durante l’ispezione hanno notato che il vetro del dispenser dei detersivi era stato rotto.

Sempre più insospettiti, hanno scoperto il 28enne ancora mascherato dietro a un serbatoio. Indossava guanti neri alle mani e un marsupio attaccato alla cintura. E per lui c’è stato poco da fare.

Considerando che le porte esterne erano tutte chiuse non si esclude, come detto, che fosse entrato all’interno dell’attività quando ancora era aperta e che si fosse nascosto sul retro scavalcando il muro divisorio, in attesa della chiusura.

Aveva anche arnesi da scasso

Dicu è stato trovato in possesso anche di due cacciaviti e di una torcia in led oltre che di una tessera sanitaria intestata però ad un’altra persona. Da accertamenti successivi si è appurato che il titolare della tessera sanitaria,  il 16 febbraio scorso, aveva subito il furto del borsello, avvenuto a pochi metri dalla lavanderia. Il pubblico ministero di turno, Donatina Buffelli, aveva optato per l'arresto in carcere. 

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