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Cronaca

Solidarietà di avvocatura e magistratura ai legali del 17enne assassino

Il presidente dell'Ordine degli avvocati e della Corte d'appello sottolineano come quello della difesa sia un diritto inviolabile

LECCE – “Come ordine degli avvocati abbiamo ritenuto di dover intervenire a sostegno e tutela dei nostri colleghi Luigi Rella e Paolo Pepe, e dei principi di giustizi e legalità, senza mai dimenticare la funzione dell’avvocato, il suo dovere di difesa. E’ semplicemente assurdo dire che un avvocato manca di moralità perché difende un reo confesso o una persona che si è macchiato di fatti gravi. La violenza che si è sviluppata in questi giorni è di per sé una minaccia all’uomo e alla libertà”.

Il presidente dell’Ordine degli avvocati di Lecce, Roberta Altavilla, ha voluto esprimere a nome di tutto il consiglio e di tutti colleghi, solidarietà e pieno appoggio ai legali del 17enne accusato dell’omicidio di Noemi Durini, gli avvocati Rella e Pepe, destinatari in questi giorni di una vera e propria campagna diffamatoria, fatta di una valanga di insulti e minacce, quasi a voler scalfire un diritto inviolabile che è quello alla difesa. L’avvocato Altavilla ha poi evidenziato come sia necessario far comprendere a tutti che il web non è una terra di nessuno, ma un luogo dove ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, rispondendo in sede civile e penale di reati gravi come la diffamazione, le ingiurie, la minaccia o la calunnia. Riguardo alla possibilità di denunciare gli autori dei commenti ingiuriosi e minatori, la presidente ha spiegato che “sono delle valutazioni che dovranno fare i singoli avvocati coinvolti”.

Sulla sconcertante vicenda è intervenuto anche il neo presidente della Corte d’Appello di Lecce, Roberto Tanisi: “Sono rimasto allibito ma non sorpreso, e credo che le persone che hanno espresso quei giudizi sul web sono le stesse che avrebbero voluto fare un linciaggio o che sono favorevoli alla pena di morte. C’è purtroppo ancora questa concezione del difensore che viene parificato all’assistito, il che è ovviamente inaccettabile, tenendo conto che secondo l’articolo 24 della Costituzione il difensore è presidio fondamentale dei diritto del cittadino e della democrazia. Il web purtroppo a certi livelli diventa inafferrabile, anche per un vuoto legislativo difficile da colmare”.  Il presidente Tanisi ha poi sottolineato come sia necessario creare una cultura della giustizia, iniziando dalle scuole e creando una presenza congiunta tra magistratura, avvocatura e mass media. I due presidenti hanno poi sottolineato come sia fondamentale evitare una spettacolarizzazione della giustizia, evitando processi mediatici e di alimentare la curiosità morbosa e la voglia di vendetta e giustizialismo di alcuni.

Video: le dichiarazioni del presidente Tanisi

Solidarietà ai colleghi anche dalla Camera civile salentina: "Con riferimento ai gravissimi fatti successivi all’assassinio della giovanissima Noemi, cui la stampa ha dato ampio risalto, in particolare alle minacce e agli insulti di cui, a opera del “partito dei forcaioli”, sono stati fatti segno i colleghi che hanno, peraltro doverosamente, assunto la difesa del minore-reo confesso indagato, la Camera Civile di Lecce desidera esprimere a tali professionisti la stima e la più sincera solidarietà, e coglie l’occasione per dare il suo contributo per una auspicabile crescita morale e civile della società, evidenziando a coloro che, forse, non sanno, o fingono di dimenticare, come la figura dell’avvocato rappresenti sempre presidio di legalità e di giustizia, mentre la sua funzione di mediazione tra il singolo cittadino e l’apparato giudiziario costituisca elemento essenziale di una società democratica".

Video: le dichiarazioni dell'avvocato Altavilla

La redazione di LeccePrima esprime massima solidarietà agli avvocati Luigi Rella e Paolo Pepe, due ottimi professionisti che in tutta la triste vicenda giudiziaria dell’omicidio di Noemi hanno tenuto un profilo basso, evitando facili e inutili clamori, limitando all’essenziale i rapporti con la stampa. Luigi Rella, per anni presidente dell’Ordine degli avvocati, è uno dei decani dell’avvocatura leccese, cui ha dato lustro e onore, un esempio per i giovani, da sempre impegnato a difendere tutti, anche e soprattutto i più deboli, garantendo ai propri assistiti un equo e giusto processo. Scorrendo a ritroso le pagine del grande libro della Storia riecheggiano le parole di Robert Houghwout Jackson, procuratore capo al processo di Norimberga contro i criminali nazisti: “Se dicessimo che questi uomini non sono colpevoli sarebbe come dire che non c’è stata guerra, non c’è stato massacro, non ci sono stati crimini. Non concedere loro la migliore difesa possibile, equivarrebbe a commettere crimini altrettanto gravi”.

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