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Cronaca Porto Cesareo

Il racconto di uno dei bagnini: "L'istinto alla vita, fra le onde alte per salvare il 17enne"

Il 19enne Giulio Paglialunga, assieme a Michele Ciricugno, entrambi bagnini presso lo stabilimento “Le Dune”, è uno dei due soccorritori del ragazzino umbro, amico del 18enne disperso in mare. "In un secondo momento ci hanno segnalato anche la presenza di Matteo Ubaldi, ma era scomparso"

PORTO CESAREO – Quei secondi, sempre troppo pochi, in cui si deve fare una scelta, elaborare una strategia che sia efficace.  Risolutiva. Quei momenti con cui Giulio Paglialunga e Michele Ciricugno, entrambi bagnini presso lo stabilimento “Le Dune” di Porto Cesareo, hanno estrema familiarità. Il primo 19enne di Copertino, il secondo 21enne di Leverano, sono i due dipendenti del lido che, nel pomeriggio di ieri, non hanno esitato a lanciarsi fra le onde per salvare il 17enne umbro in difficoltà. Uno dei due ragazzi, appunto, poiché della presenza del secondo loro ne hanno avuto conoscenza soltanto in un secondo momento. Quando una cittadina ha raccontato di aver visto anche la testa di un altro ragazzino.

“Abbiamo notato che in acqua vi erano alcuni bagnanti e che si stavano allontanando sempre di più,- racconta Giulio Paglialunga- tanto che abbiamo fischiato più volte durante la giornata per sottolineare il rischio e richiamare tutti a riva. Ma poi ci siamo resi conto che in quella situazione non era neppure il caso di utilizzare il fischietto. Bisognava fare qualcosa. Ci siamo lanciati in acqua: abbiamo raggiunto e recuperato il 17enne. Era in stato di choc, ma fortunatamente cosciente. Si muoveva poco e in maniera impacciata, per via del panico e anche per l’acqua ingurgitata”. 

Il video: Il comandante della guardia costiera di Gallipoli sulla vicenda 288c4e2d-04b8-4322-950d-6f2e7a617efb-2

Soltanto poco dopo, secondo il racconto di uno dei due bagnini, una donna che si trovava a riva ha avvisato che vi era anche un secondo ragazzo, Matteo, trascinato al largo dalla corrente. Da quel momento, l’immediato allarme lanciato a tutte le forze dell’ordine, partendo dall’Ufficio locale marittimo della guardia costiera. A riva, intanto, due famiglie in stato di agitazione. Il padre del 18enne disperso, che in un primo momento, si pensava fosse stato tra i soccorritori, in realtà era in spiaggia. L’uomo “avvistato” in mare, come ha raccontato il soccorritore, era in realtà un bagnante, munito di tavola e pinne, che si trova per conto suo e non in una situazione di difficoltà. Il cittadino si è anche reso, nel suo piccolo, disponibile per un supporto alle ricerche. Nella foga delle ricerche, riprese all'alba di oggi sotto il coordinamento della capitaneria di porto di Gallipoli e dell'Ufficio locale marittimo di Porto Cesareo, una cosa però è certa: quello di ieri era un giorno di allerta meteo preannunciata. Visti gli avvisi diramati e le comunicazioni via app sui cellulari, il mare grosso non andava sfidato.

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