rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Lequile

Basta morti bianche: fiaccole per non dimenticare

A Lequile il 30 dicembre prossimo appuntamento nella piazza principale per una fiaccolata. Gli ultimi episodi nei cantieri, fra cui, purtroppo, il decesso di un 60enne, hanno scosso la comunità locale

Quanto vale una vita? E quanti uomini, ancora, dovranno sacrificare la loro sull'altare di un lavoro sempre più difficile da trovare e, quando lo si ottiene, capace persino di portare dolore e sofferenza? A Lequile è ancora molto vivido il ricordo dell'ultima tragedia, avvenuta proprio alle soglie del Natale, che ha visto l'ennesima vittima, un uomo di 60 anni. Ventuno sono le firme apposte da uomini e donni della comunità salentina, che hanno deciso di scuotere le coscienza collettiva, con una fiaccolata poco prima di Capodanno. Perché in questi giorni di festa non si perda la memoria di mille tragedie che hanno spezzato intere famiglie oneste. "Siamo un gruppo di donne e uomini di questo territorio che, in questi giorni di festa, decide di rivolgere un appello a tutti voi", scrivono i ventuno firmatari dell'appello. "Siamo stati terribilmente scossi dalle ultime (purtroppo solo in ordine di tempo) tragedie che si sono verificate sui cantieri salentini".

"Un altro lavoratore è morto, alla vigilia del Natale; un'altra famiglia distrutta. Stavolta è toccato al povero Antonio Campilongo - scrivono -, mentre ci sono altre famiglie ancora in ansia per la sorte di un altro lavoratore, Gabriele Paternello, in coma dopo un altro incidente sul lavoro. Tutti e due sono caduti da un'impalcatura, volando nel vuoto. Non sono fatalità, attenzione. Non uccidiamoli un'altra volta", dicono. "Sono morti evitabili se si osservano le basilari norme di sicurezza. E, sono soprattutto, morti che interessano tutti noi: non possiamo fare finta di niente e festeggiare, bisogna reagire a questa guerra sul lavoro".

Da qui la proposta, per "fermarci un momento in questi giorni di festa, e ritrovarci il prossimo 30 dicembre, alle ore 17, a Lequile, nella piazza principale del paese, per una fiaccolata che si concluderà davanti al cantiere dove si è consumata l'ultima tragedia sul lavoro dell'anno. Portate le vostre mogli - aggiungono -, i vostri mariti, i vostri figli: non bisogna essere un imprenditore o un lavoratore edile per sentirsi coinvolto: è una questione di civiltà. Non è possibile morire di lavoro. Pensate al dramma per una vita che si perde,a 30 anni come a 60, conta poco; pensate al dramma di una donna senza più l'amore del suo compagno, e a quello dei figli senza più l'affetto e la protezione di un padre".

"Un incidente sul lavoro - sottolineano - è anche e soprattutto questo. Contiamo sulla vostra sensibilità, per questo vi aspettiamo numerosi a Lequile. Combattiamo tutti insieme questa guerra. Non lasciamoli soli", concludono, invitando a portare una fiaccola. Il documento è stato sottoscritto da Michele Frascaro, Angela Albanese, Rossana Rizzello, Angelo Leo, Salvatore Capone, Matteo Serra, Cosimo Frascaro, Iolanda Puce, Stefano Frascaro, Michela Contini, Giuseppe Stefanelli, Silvio Pappadà, Riccardo Serio, Pierpaolo Lala, Danilo Scalera, Simona Cleopazzo, Alessandro Serra, Salvatore Contini, Luigi Calò, Sergio Tolomeo, Vinicio De Vito e Gianni Muci.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Basta morti bianche: fiaccole per non dimenticare

LeccePrima è in caricamento