Blitz al mercato ittico, 200 chili di pesce sequestrati

Hanno rigirato il mercato ittico come un calzino. L'operazione della Guardia di finanza di Gallipoli aveva l'obiettivo di verificare, ad esempio, l'avvenuto pagamento da parte dei commercianti dei canoni relativi alla concessione demaniale; ma anche controllare le autorizzazioni relative all'occupazione degli spazi del demanio marittimo; e poi l'utilizzo dei registratori di cassa con tanto di rilascio dello scontrino. E infine le Fiamme gialle hanno verificato se tutto fosse stato inregola con la regolarizzazione dei lavoratori dipendenti, compreso la filiera commerciale del prodotto ittico.

Macchè. Inutile dire che l'esito del controllo ha poi costretto i militari della Compagnia di Gallipoli, comandati dal capitano Damu, a riempire non poche righe di fascicoli e varbali: sono state infatti denunciate a piede libero quattro persone per abusiva occupazione dì spazio demaniale: tutti avevano realizzato nuove opere in prossimità dello demanio marittimo. Constatato e sanzionato inoltre l'omesso pagamento del canone relativo alle concessione demaniale nei confronti dì due esercenti. E ancora: denunciato il titolare di una rivendita per aver ignorato i sigilli di un'opera abusiva e quindi già sottoposta a sequestro e sanzionata la vendita abusiva su spazio demaniale di prodotto ittico pescato durante una battuta di pesca sportiva. E infine qualche commerciante non aveva sul bancone di vendita il registratore di cassa. Otto, infine, i lavoratori in nero individuati.

I controlli hanno portato al sequestro di 200 chilogrammi di vari prodotti ittici: 2 gazebo che erano stati realizzati abusivamente e adibiti alla vendita del pesce: 10 banconi utilizzati sempre per la vendita del prodotto ittico e
documentazione extracontabile che comprovava la vendita fuori legge di prodotto ittico per importi medi pari ad 800 euro giornalieri.