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Cronaca Viale della libertà

Nel garage trovati armi, refurtiva, stupefacenti e reperti di epoca romana

Un 32enne arrestato dagli agenti della squadra mobile. Scovati pure fucili, eroina a chili, pistole e persino un ordigno esplosivo con una miccia

LECCE – A sbucare dal buio degli inferi, a dispetto della mitologia, questa volta non è stato il solo “Orfeo”. Ma l’ingente quantità di eroina, munizioni e reperti archeologici che gli agenti della squadra mobile di Lecce ha sequestrato durante l’operazione ribattezzata, appunto, “Orfeo”. Nulla a che vedere, in realtà, con lo sfortunato innamorato della ninfa Euridice. Giuseppe Orfeo è il nome del 32enne originario di Manduria, arrestato nella mattinata di ieri dai poliziotti coordinati dal vicequestore aggiunto Sabrina Manzone. L’uomo, sposato con una 32enne leccese e residente nella zona 167, non ha alcuna condivisione con la mitologia greca, se non quella onomastica. Eppure, un filo invisibile lo legava “all’antichità”.

Anzi, tutt'altro che invisibile, ma piuttosto evidente. Gli inquirenti, in un box preso in affitto dalla coppia in uno stabile all’angolo tra via Pepe e viale della Libertà, infatti, hanno trovato reperti archeologici del valore inestimabile: oltre a tre lucerne di epoca romana, anche un vasetto "aryballo" corinzio e cinque lucerne realizzate con tecniche miniaturistiche. Ma non è tutto: sono stati trovati anche tre frammenti di grossi contenitori ad impasto, una placchetta a rilievo raffigurante una maschera tribale e una contenitore a due anse di epoca romana. Di meno antico, ma sempre finito nelle mani degli inquirenti, anche uno scooter risultato rubato a Lecce nel 2013, altri oggetti sempre frutto di ricettazione e, infine, una barca. Anche su quest’ultima sono stati apposti i sigilli. Nel garage sequestrato, come se non bastasse, i poliziotti della squadra mobile hanno anche recuperato un fucile calibro 12 a canne mozze con matricola abrasa, due canne mozzate di doppietta calibro 16, un calciolo di fucile in legno, una pistola a tamburo e numerose munizioni di vario calibro. _LUC7593-2

Accanto al piccolo arsenale, è “spuntato” anche un ordigno, con tanto di miccia. Un dettaglio tutt’altro che irrisorio se si pensa che avrebbe potuto provocare conseguenze ai residenti del condominio e delle palazzine confinanti. E non è finita qui. Suddiviso in varie confezioni, è stato stanato anche un ingente quantitativo di droga: si parla di due chili e 228 grammi di eroina, oltre a 820 grammi di sostanza da taglio utilizzato per confezionare le dosi da immettere nel mercato locale della droga. Davanti a tutto quel materiale, posto immediatamente sotto sequestro, il 32enne si è giustificato dicendo di averlo rinvenuto nel sacchetto della spazzatura. Per lui sono scattate le manette e il trasferimento in carcere, s disposizione del pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Lecce, Maria Rosaria Micucci.

Orfeo, già noto alle forze dell’ordine per piccoli precedenti, risponderà ora delle accuse di ricettazione, detenzione di armi e di sostanze stupefacenti finalizzata all’attività di spaccio, detenzione di arma clandestina ed esplosivo. L’arresto è stato eseguito intorno alle 9 di ieri mattina, in flagranza di reato. Da giorni, infatti, gli investigatori lo pedinavano, monitorandone i movimenti e i contatti. Quando lo hanno visto aprire la saracinesca del garage, in compagnia della moglie, i poliziotti sono passati all’azione. I prestigiosi beni antichi, intanto, saranno esposti dopo le ispezioni da parte degli esperti, nelle teche del museo provinciale “Sigismondo Castromediano”, su disposizione della Soprintendenza dei beni archeologici.

Un box ricco di sorprese

 

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