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Cronaca Corsano

Bloccati dopo l'inseguimento ricoperti dall'eroina, uno patteggia due anni

Assoluzione, invece, per il passeggero dell'auto, assistito dall'avvocato Tony Indino. Nessuna responsabilità a suo carico

LECCE – Quando furono fermati dai carabinieri dopo un inseguimento, erano ricoperti di polvere bianca per effetto dello sbriciolamento di alcune pietre di eroina (di cui avevano tentato maldestramente di disfarsi). Tanto da sembrare due fornai. Nei guai erano finiti Eros Calabrese e Biagio Bleve, di 29 e 25 anni, entrambi di Corsano. A bloccarli erano stati i carabinieri della stazione di Specchia, nella zona di Tiggiano. A casa di Calabrese avevano trovato 25 grammi di hascisc e oltre 100 di marijuana.

Calabrese, assistito dall’avvocato Silvio Verri, ha chiuso i conti con la giustizia patteggiando una condanna a due anni (pena sospesa). Bleve, assistito dall’avvocato Tony Indino è stato assolto. Per lui l’accusa aveva chiesto una condanna a quattro anni. Le sentenze sono state messe dal giudice Cinzia Vergine.

Tutto aveva avuto inizio quando i carabinieri, di passaggio a Tiggiano per una perlustrazione del territorio, avevano notato i due a bordo di un’auto. Dopo averli riconosciuti, avevano deciso di fermarli per un controllo. All’alt Calabrese, che era alla guida, invece di decelerare e accostare, aveva accelerato tentando di seminare la pattuglia. La loro auto era stata però raggiunta e bloccata dai militari dell’Arma, che avevano recuperato circa tre grammi di eroina. Il resto della droga era finita sui di loro. 

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