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Cronaca Ugento

Bonifica discarica di Burgesi, le associazioni scrivono al presidente Emiliano

Nel documento la richiesta di provvedere nel più breve tempo possibile, alla messa in sicurezza della discarica e alla bonifica

LECCE - La vicenda della messa in sicurezza della discarica di Burgesi continua a preoccupare. Un raggruppamento di associazioni ha inviato una lettera al presidente della regione Puglia Michele Emiliano, chiedendo "nel più breve tempo possibile, alle soluzioni sperate per la messa in sicurezza della discarica e la bonifica della stessa, ridando al territorio la tranquillità di un’ambiente sano e scongiurando ogni forma di catastrofe ambientale con gravissime ripercussioni sulla nostra salute".

"Le scorse settimane, con una nota indirizzata alla Regione Puglia, alla Procura, alla Prefettura, al Noe, al Cnr, alla Asl di Lecce e al Comune di Ugento - si legge nel documento a firma del portavoce delle associazioni Oronzo Ricchiuto -, avevamo chiesto la convocazione di un tavolo di “crisi ambientale”, chiedendo chiarezza a seguito delle recenti notizie riguardanti il livello d’inquinamento presente nell’area dell’ex discarica Burgesi di Ugento, e al tempo stesso, in merito alla questione riguardante lo stanziamento di un milione di euro da parte del Ministero dell’Ambiente per la verifica dello stato di qualità delle matrici naturali della località Burgesi".

"Non è giunta  - lamentano le associazioni  - alcuna risposta dalla Regione Puglia e dagli Enti interessati e questo non ha fatto altro che aumentare ancor di più le nostre perplessità. Chiediamo, come rappresentanti delle associazioni presenti sul territorio, ai prossimi tavoli tecnici che si terranno in Regione in merito alla questione Burgesi".

"Sottolineiamo che il 28 maggio scorso, le associazioni di Ugento, Acquarica, Presicce e Taurisano, con il patrocinio dei rispettivi Comuni, hanno organizzato una manifestazione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’allarme ambientale della già dismessa discarica Burgesi, chiedendo la bonifica urgente del territorio a seguito delle recenti vicende che si riferiscono ai 600 fusti di PCB che sarebbero stati tombati stando alle dichiarazioni del pentito Rosafio. Si è trattato di una manifestazione anche in ricordo di familiari, parenti e amichi scomparsi a causa del cancro. In questi giorni, tra l’altro, alcuni cittadini, nel cuore della notte, hanno avvertito i miasmi fastidiosi della discarica. Questo succede frequentemente, così come riscontrato anche dalle analisi dell’aria richieste dal Comune di Acquarica del Capo. Per questo noi chiediamo la bonifica della Burgesi, sperando che tutto questo non resti un’illusione".

"Sappiamo bene le difficoltà esistenti nel dover bonificare la Burgesi o altri siti inquinati - conludone le associazioni -, ma non possiamo risolvere i problemi fino a quando cittadini e politica operano in modo separato.. Se entro dieci giorni non avremo una risposta alla presente, o comunque non avremo in seguito atti concreti per la risoluzione del problema, saremo costretti ad attuare, nel rispetto delle leggi, iniziative più incisive di protesta".

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