rotate-mobile
Cronaca Melendugno

Borgoinfesta, la lettera aperta: “Nessuna volontà di maltrattare animali”

Angelo Pellegrino, direttore artistico della manifestazione e portavoce dei ‘Ngracalati, fa chiarezza sul caso della gallina presente in un’installazione, che tanto ha fatto discutere. E risponde alle obiezioni degli “animalisti”

MELENDUGNO - Una lettera aperta indirizzata a chi “ama gli animali e l’ambiente” e lo “ha dimostrato coi fatti”: a scriverla è Angelo Pellegrino, direttore artistico di Borgoinfesta Salento Mater Terra e portavoce degli ‘Ngracalati, i collaboratori volontari dell’evento (circa 300) che si tiene a Borgagne di Melendugno. Pellegrino si dice “rammaricato” e al contempo “infuriato” per quanto accaduto, nell'ambito dell'edizione 2012 della manifestazione, nella serata del 1° giugno.

Il riferimento va, in particolare, “alla povera  gallina borgagnese che – precisa – sta bene” e divenuta oramai famosa in tutto il Salento, perché “accolta all’interno di una gabbia quale parte integrante di un’installazione artistica di Gianni Chiriatti, all'interno della collettiva d'arte contemporanea presso il frantoio Turi”.

“L'episodio – spiega Pellegrino - ha turbato tutti noi, ma purtroppo il fatto è accaduto a nostra insaputa (sia dello scrivente che del responsabile delle collettive d’arte Lucio Conversano), in quanto la gallina, collocata nella stanza solo poco prima l’apertura della mostra”: “Abbiamo comunque provveduto – racconta -, anche grazie alla sensibilità di alcuni ospiti a togliere subito l'animale dall'istallazione, liberarlo e trovare un'alternativa consona per le altre serate dell'evento”.

Pellegrino specifica che la Proloco di Borgagne non abbia nessuna responsabilità né in merito all'organizzazione dell'evento né all'istallazione artistica in questione. Tuttavia, il portavoce dei ‘Ngracalati si dice “turbato dall'accaduto”, perché si definisce “amante e difensore della natura e degli animali come tutti coloro che collaborano nella realizzazione di Borgoinfesta” come “dimostrato con i fatti nelle passate edizioni bonificando intere aree della campagna limitrofa alla nostra Borgagne, raccogliendo dieci container di rifiuti ingombranti”.

Il direttore artistico di Borgoinfesta rammenta che la sua associazione di volontari è stata promotrice del primo progetto “ortoincondotta – Slow Food Terra Madre” della Provincia di Lecce con due orti realizzati all’interno delle scuole elementari di Borgagne e Melendugno e un orto realizzato all’interno dell’orfanotrofio di Ouenou (Benin) che accoglie 110 bambini adottati dalla comunità di Borgoinfesta da 5 anni; proprio quest’anno, il 26 maggio, si è dato il via a Borgoinfesta con una giornata dedicata ai bambini sul tema: “In vacanza portami con te” campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono dei nostri amici a quattro zampe.

“Tutte le nostre iniziative – sottolinea - tendono ad avvicinarsi alla terra, ai suoi frutti e alla sua salvaguardia. Le e-mail di giusta contestazione che abbiamo ricevuto, spesso, mi rincresce dirlo, con contenuti aggressivi e violenti, mi hanno chiaramente convinto che sono state frutto di un tam tam poco accorto soprattutto quando si dice che: 1) la gabbia era più piccola della gallina. – No! la gabbia era il doppio delle dimensioni della gallina seppur giustamente sempre troppo piccola”.

E ancora elenca: “2. Che il rumore era assordante. – No! l’installazione era collocata in una piccola stanza del frantoio Turi, con luci non violente, antistante il frantoio dove si teneva un monologo su “Fontamara e altre novelle di Ignazio Silone” con Mario Salvi e Gianni Iacobacci, alla faccia del concerto bagarra!; 3) la gallina è rimasta senza acqua e cibo per sei ore al giorno. – No! Intanto è rimasta fortunatamente in gabbia per non più di due ore, sino a quando siamo intervenuti con forza per farla liberare e non era a digiuno perché Gianni ama la sua gallina e dopo ci ha confermato che aveva sia bevuto che mangiato”.

Ancora una quarta obiezione: “Borgoinfesta ha permesso che ciò avvenisse! – No! Non eravamo assolutamente a conoscenza di quello che stava succedendo, non l’avremmo assolutamente consentito!;  5) Borgoinfesta sagra di paese. – No! Borgoinfesta è la voce di tantissimi volontari che sono riusciti a lanciare in otto anni infiniti messaggi atti a salvaguardare il nostro passato e la nostra natura e che ha avuto la fortuna di ospitare operatori culturali, musici, cantori, di grande spessore umano riuscendo a trasformare un piccolo borgo del Salento in un luogo ‘magico’”.

“Ora – prosegue - mi rivolgo a tutti voi che non conoscendo le finalità di Borgoinfesta state impropriamente e incautamente tentando di denigrarla, additandola come ‘insensibile’ o addirittura alleata o accondiscendente nella volontà di vedere maltrattati degli animali. Quanto al comportamento dell’amico Gianni che non trova giustificazioni minime anche se, dice lui con sincera convinzione, che ‘la gallina era d’accordo’, tengo a mettere in evidenza, che Gianni Chiriatti è persona unica per il suo innato senso d’amore per la natura e per tutti gli essere viventi, vegetali o animali che siano, oltre ad essere profondo conoscitore di piante officinali”.

“Gianni – spiega ancora Pellegrino - ha in sé un’inspiegabile sensibilità, assolutamente non comune  e  chi come me lo conosce sa che questo è indiscutibile e comprovabile sempre con i ‘fatti’. Gianni ha sbagliato e spero se ne renda conto ma sono altrettanto convinto che,  senza false ideologie, saprà rimediare e Borgoinfesta saprà continuare a lanciare i suoi messaggi, magari prestando maggiore attenzione, in difesa della natura, del suo passato fatto di terra e continuando a  sostenere e promuovere ogni forma di diversità colturale e culturale”.

Il portavoce degli “Ngracalati si spinge “oltre” ed invita chiunque voglia “dare l'esempio con i fatti” a “proporre iniziative di sensibilizzazione” che “noi – puntualizza - sapremo accogliere e affiancare: difendiamo la nostra terra a partire del nostro giardino – questo magari potrebbe essere un tema su cui discutere insieme”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Borgoinfesta, la lettera aperta: “Nessuna volontà di maltrattare animali”

LeccePrima è in caricamento