Bottiglia e benzina, fiamme sul cancello di una casa
La vittima dell'attentano incendiario è un ambulante 52enne di Merine. Trovata in via Montegrappa, nei pressi di casa, una bottiglia di plastica usata per appiccare le fiamme. Indagano i carabinieri
LECCE - Lui non sa darsi una spiegazione. Il gesto non ha provocato danni particolari, ma resta comunque misterioso ed inquietante. Vittima, Cosimo Rosato, 52enne, commerciante ambulante di Merine, frazione di Lizzanello. La notte scorsa, qualcuno gli ha giocato un brutto tiro.
Presentatosi in un orario indefinibile davanti alla sua abitazione, in via Montenegro, ignoti hanno iniziato a cospargere di liquido infiammabile la cancellata esterna. Per poi dare fuoco e scappare. Il danno non è particolarmente rilevante, s'è soltanto annerito l'infisso e le fiamme non hanno attecchito altrove. Resta però lo strascico di un gesto apparentemente inspiegabile, di cui la famiglia dell'uomo s'è accorta soltanto nella mattinata.
Chi ha agito, ha anche abbandonato l'arma del delitto. E' stata infatti trovata nelle vicinanze una bottiglia di plastica contenente residui di liquido infiammabile. Sull'episodio indagano i carabinieri della stazione di Lizzanello.
Ed un altro misterioso atto vandalico è stato messo a segno a San Cesario di Lecce. Qualcuno, in via Seminario, usando vecchi pneumatici, ha appiccato le fiamme ad un armadietto dell'Enel contenente gli interruttori della linea che garantiva la fornitura elettrica nella zona. Anche in questo caso, per le indagini procedono i carabinieri.
A Sannicola, è certo che sia stato causato da un corto circuito al vano motore, l'incendio che ha completamente distrutto una Lancia "Y", di proprietà di una giovane casalinga 36enne del posto. Le fiamme sono state estinte dai vigili del fuoco del distaccamento di Gallipoli.
Presentatosi in un orario indefinibile davanti alla sua abitazione, in via Montenegro, ignoti hanno iniziato a cospargere di liquido infiammabile la cancellata esterna. Per poi dare fuoco e scappare. Il danno non è particolarmente rilevante, s'è soltanto annerito l'infisso e le fiamme non hanno attecchito altrove. Resta però lo strascico di un gesto apparentemente inspiegabile, di cui la famiglia dell'uomo s'è accorta soltanto nella mattinata.
Chi ha agito, ha anche abbandonato l'arma del delitto. E' stata infatti trovata nelle vicinanze una bottiglia di plastica contenente residui di liquido infiammabile. Sull'episodio indagano i carabinieri della stazione di Lizzanello.
Ed un altro misterioso atto vandalico è stato messo a segno a San Cesario di Lecce. Qualcuno, in via Seminario, usando vecchi pneumatici, ha appiccato le fiamme ad un armadietto dell'Enel contenente gli interruttori della linea che garantiva la fornitura elettrica nella zona. Anche in questo caso, per le indagini procedono i carabinieri.
A Sannicola, è certo che sia stato causato da un corto circuito al vano motore, l'incendio che ha completamente distrutto una Lancia "Y", di proprietà di una giovane casalinga 36enne del posto. Le fiamme sono state estinte dai vigili del fuoco del distaccamento di Gallipoli.