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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Vergara, dopo 17 anni di nuovo nel ciclone di un'inchiesta rovente

Nel caso dell'arresto del sindaco di Brindisi, spicca la figura del commercialista leccese già al centro di un noto caso in cui furono coinvolti vecchi vertici della guardia di finanza salentina

LECCE – Quello di Massimo Vergara, il commercialista leccese di 59 anni, uno dei tre arrestati (con il sindaco di Brindisi Mimmo Consales, di 56 anni, e l’imprenditore Luca Screti, di 47 anni) nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione del ciclo di rifiuti a Brindisi, è un nome noto alle cronache. Vergara, titolare di uno studio in via Campania, è finito ai domiciliari con le accuse di abuso d’ufficio, corruzione e truffa in concorso. Un nuovo ciclone giudiziario lo ha travolto dopo quello che lo aveva visto protagonista 17 anni fa.

E’ il 29 gennaio 1999 quando l’imprenditore Carlo Coppola Libetta presenta un esposto per concussione in Procura, denunciando l’allora comandante del Nucleo di polizia tributaria di Lecce, il capitano Donato Palladino e il maresciallo Giuseppe Villanova. I due avrebbero, con la complicità dell’avvocato Antonio Sartori e del commercialista Massimo Vergara, chiesto un miliardo e 100 milioni per “aggiustare” una verifica fiscale avviata nei confronti della Ipes, società di Coppola Libetta.

Il 18 febbraio successivo i due militari delle fiamme gialle vengono arrestati nel comando della guardia di finanza. Sartori e Vergara sono fermati sulla Lecce-Brindisi mentre sono diretti a Montecarlo. Il 22 febbraio il pubblico ministero Imerio Tramis interroga i due professionisti nel carcere di Lecce, una lunga confessione in cui spuntano i nomi di altri due militari: il maggiore Messinese e il maresciallo Giovanni Mattei, entrambi arrestati.

Per quei fatti i quattro finanzieri sono stati condannati, con sentenza definitiva, con pene tra i tre anni e i tre anni e un mese. Per Sartori e Vergara, invece, è stata dichiarata la prescrizione dopo che il reato è stato riqualificato in tentata truffa. Oggi, dopo anni, e dopo un lungo oblio, il nome di Vergara, scomparso dal capoluogo salentino dopo quell’inchiesta, spunta nelle carte della Procura di Brindisi per fati e circostanze, ancora tutte da dimostrare, che sembrano spostare le lancette del tempo. 

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