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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Bus, soppressione corse: "Nulla cambia e sarà protesta"

Cittadini che utilizzano i bus sul piede di guerra: "Dall'incontro chiarificatore del 26 marzo scorso nulla è cambiato. E intanto i cicloamatori chiedono di potere usufruire le corsie preferenziali

LECCE - Dallo scorso 26 marzo, giorno in cui il comitato spontaneo che raggruppa alcuni utenti del servizio di trasporto urbano incontrò l'assessore alla Mobilità Ripa per dimostrare tutto il disappunto riguardo la soppressione di numerose corse nei giorni festivi e nella fascia oraria tra le 21 e le 7 di quelli feriali (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=26567), nulla è cambiato. E cresce il malcontento.

"In occasione del sit-in di protesta dei cittadini-utenti, tenutosi sabato 26 marzo si legge in una nota a firma di Vittorio Rizzo - l'assessore ai Trasporti del Comune di Lecce, il presidente ed il direttore della società di gestione (Sgm), intervennero per assicurarci che si sarebbero impegnati a risolvere il problema con la convocazione urgente di una riunione tra le parti, allo scopo di porre fine a questo disagio".

"A tutt'oggi, quando sono passati 10 giorni da quella promessa - aggiunge il portavoce del comitato - nulla è stato fatto e nessuna riunione è stata ufficialmente convocata. Il disagio dei cittadini, loro datori di lavoro, merita maggior rispetto". Conclude Rizzo: "Ci vediamo pertanto costretti a mantenere il nostro stato di agitazione, riservandoci di indire ulteriore giornate di protesta, nel caso non dovessimo ricevere risposte adeguate al disservizio da noi lamentato".

I cicloamatori del Fiab di Lecce chiedono di utilizzare le corsie preferenziali riservate ai bus

La Fiab (Associazione italiana amici della bicicletta) di Lecce con un comunicato stampa chiede al Comune una misura immediata e a costo zero per permettere la percorribilità in bicicletta delle corsie preferenziali.

"Basta adottare idonei provvedimenti viabilistici - dicono - e, senza gravare sul bilancio del Comune, si incentiva l'uso della bicicletta su percorsi cittadini già esistenti. La ciclabilità cittadina è un risultato che si ottiene con un cambiamento culturale - aggiungono - che trasformi l'utente debole della strada in elemento centrale e fondamentale per ogni politica della mobilità in ambito urbano.

"E' statisticamente provato che il rischio stradale per i ciclisti si riduce con l'aumentare del numero di biciclette in circolazione - afferma Michele Mutterle, segretario organizzativo della Fiab e lo ribadiscono i 120 ciclo soci dell'associazione. Anzi, si chiedono come mai non sia stato ancora reso possibile l'uso promiscuo delle corsie preferenziali, visto che è più immediatamente ed economicamente fattibile della realizzazione ex novo di una pista ciclabile. In altre città italiane, sicuramente più civilizzate da questo punto di vista, come Varese, Bologna, Rimini, Verona, Padova e tante altre questo provvedimento è stato preso già da tempo, basta una semplice ordinanza del Comune".

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