Campi, il matrimonio del 600' chiude la festa
Si concludono questa sera nella nuova piazza Libertà i festeggiamenti in onore di Sant'Oronzo con la rievocazione storica in abiti d'epoca
L'idea innovativa è partita ancora una volta dal parroco di Santa Maria delle Grazie, don Gerardo Ippolito, per concludere i festeggiamenti in onore del patrono, Sant'Oronzo, a Campi Salentina: la rievocazione storica, in abiti d'epoca, del matrimonio tra Maria Paladini e Giovanni Enriquez, avvenuto il 17 febbraio 1625 proprio nel comune salentino. "Un'idea" spiega don Ippolito "che nasce dall'esigenza di coinvolgere il maggior numero possibile di fedeli e cittadini. La recente ristrutturazione della piazza Libertà, dove la chiesa e i palazzi, sapientemente illuminati, evidenziano tutta la loro vetusta bellezza, induce a indagare sulla loro storia. Un'occasione, pertanto, per avvicinare i cittadini tutti almeno ad un frammento della storia dei loro padri." Un'idea sposata (e proprio il caso di dirlo) e condivisa dall'amministrazione comunale che ha approntato la suggestiva rievocazione per queste sera, a partire dalle 20, nella nuova piazza Libertà.
L'operazione sembra riuscita dal momento che ha lavorato per il buon esito dell'evento un cospicuo numero di operatori nel campo storico, letterario, musicale e coreografico, oltre che di tecnici e professionisti della comunicazione e dell'immagine. Una gara di partecipazione, dunque, che testimonia l'entusiasmo per uno spettacolo culturalmente valido e stimolante. La rievocazione storica in veste teatrale, inframmezzata da brani musicali del ‘500 e ‘600, nonché da danze storiche, sarà rappresentata per la regia di Salvatore Capodieci e Vincenzo Iacoviello sul testo prodotto da Annalisa Bari e con la scenografia di Luciano Palazzo. Tutte le musiche sono state accuratamente selezionate da Enzo Depalo e Rita Cantoro che ha anche curato le coreografie, ricostruendo e adattando danze ricavate in massima parte dai trattati di Fabrizio Caroso e Cesare Negri. Altre coreografie sono di Antonio Corrado, eseguite dal corpo di ballo "Spazio danza 2".
L'operazione sembra riuscita dal momento che ha lavorato per il buon esito dell'evento un cospicuo numero di operatori nel campo storico, letterario, musicale e coreografico, oltre che di tecnici e professionisti della comunicazione e dell'immagine. Una gara di partecipazione, dunque, che testimonia l'entusiasmo per uno spettacolo culturalmente valido e stimolante. La rievocazione storica in veste teatrale, inframmezzata da brani musicali del ‘500 e ‘600, nonché da danze storiche, sarà rappresentata per la regia di Salvatore Capodieci e Vincenzo Iacoviello sul testo prodotto da Annalisa Bari e con la scenografia di Luciano Palazzo. Tutte le musiche sono state accuratamente selezionate da Enzo Depalo e Rita Cantoro che ha anche curato le coreografie, ricostruendo e adattando danze ricavate in massima parte dai trattati di Fabrizio Caroso e Cesare Negri. Altre coreografie sono di Antonio Corrado, eseguite dal corpo di ballo "Spazio danza 2".