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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Campi Salentina

Violentava e filmava i minorenni Rom: 66enne in carcere, la pena è definitiva

Damiano Bruno De Blasi, operaio, deve scontare cinque anni e sette mesi di reclusione. La vicenda fu scoperta quasi per caso diversi anni or sono. Fu una guardia giurata ad avvisare i carabinieri di una situazione ambuigua. Le indagini fecero emergere un quadro particolarmente scabroso

CAMPI SALETINA - Damiano Bruno De Blasi, 66enne, operaio, con precedenti alle spalle in materia di delitti contro il patrimonio, associazione per delinquere e reati sessuali, è stato condotto nel carcere di Lecce per scontare una condanna definitiva a cinque anni e sette mesi di reclusione, emessa dal Tribunale di Lecce per una vicenda di cinque anni or sono. La scabrosa storia che lo riguardò riempì le pagine dei giornali per giorni: abusava dei ragazzini del campo Rom “Panareo”.

Tutto nacque quando una pattuglia del Norm di Campi Salentina intervenne per un alterco nei pressi del campo-sosta. Una guardia giurata aveva notato un’auto parcheggiata in posizione appartata. Il vigilante, controllandola, vi aveva scoperto a bordo il conducente (De Blasi, appunto) e un minorenne nomade. Alla richiesta di spiegazioni su quell’ambigua situazione, l’uomo aveva risposto proferendo minacce.

Le indagini hanno fatto emergere un quadro di rapporti sessuali che l’uomo intratteneva da tempo con alcuni ragazzi allora residenti proprio nel “Panareo”. Gli incontri avvenivano in auto, ma anche in casa. Gli approcci sessuali, talvolta si trasformavano in rapporti completi. In alcune occasioni “gratificati” da compensi tra i 10 e i 20 euro.

DE BLASI DAMIANO BRUNO.jpg BIS (1)-2Ascoltati con tutte le cautele del caso, alcuni protagonisti di questa vicenda avevano rivelato il fatto che a volte i rapporti fossero ripresi con un telefonino. Un dettaglio fondamentale, per verificare l’attendibilità delle dichiarazioni. In una sequenza acquisita dai carabinieri (nella quale dei protagonisti dell’amplesso erano visibili solo le parti intime) era stato casualmente inquadrato un portacenere di marmo, lo stesso che poi i militari in abiti civili avevano rinvenuto durante una perquisizione in casa dell’uomo.

Alcuni giovani avevano anche dichiarato di aver provato talvolta a ribellarsi, senza successo. Altri minori nomadi, invece, avevano sostenuto di essere stati invitati dall’uomo a casa sua, dove si erano poi intrattenuti a mangiare o giocare. Riconosciuto colpevole dei reati di violenza sessuale, atti sessuali con minorenne e prostituzione minorile, deve ora scontare la condanna. 

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