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Cronaca Otranto

Cane lanciato da una scogliera di sei metri. Salvo

Otranto: un meticcio è stato gettato da una scogliera da ignoti. È stato tratto in salvo dal responsabile dell'Enpa locale, che denuncia: "Questo non è l'unico episodio di maltrattamento ai cani"

Prima abbandonato e gettato a mare. Poi fortunatamente salvato. È accaduto ad un cane meticcio ad Otranto, nei pressi del "Fascio", la zona costiera cittadina, in prossimità del faro. L'animale è stato vittima dell'ennesimo agghiacciante episodio di violenza nei confronti dei cani consumatosi nella città dei Martiri, ad opera ancora una volta di ignoti. Il cane è stato tratto in salvo dal responsabile dell'Enpa locale, Umberto Lanzilotto, che si è tuffato in acqua, riportandolo a riva.

Il meticcio, incrociato con un pastore tedesco, è stato scaraventato in acqua da una scogliera alta circa sei metri, in una zona adiacente al centro cittadino: il cane, nel volo, ha urtato ripetutamente contro le rocce riportando gravissime ferite alla parte posteriore del corpo. Stando alle prime ricostruzioni dei volontari, il cane, nel tentativo di riguadagnare la riva, avrebbe a lungo lottato contro le onde e le correnti marine, e, giunto ormai allo stremo delle forze, era ormai in procinto di annegare, quando una residente, allarmata da continui guaiti provenienti dal mare, si è accorta della sua presenza. La donna ha allertato i vigili urbani, i quali a loro volta hanno prontamente avvertito Lanzilotto, responsabile della sezione Enpa di Otranto, che, senza esitare, si è tuffato in acqua per raggiungere il cagnolino.

"A giudicare dallo stato in cui l'abbiamo trovato - racconta Lanzilotto descrivendo il salvataggio - il meticcio doveva trovarsi in acqua da almeno sedici ore. Non appena mi ha visto ha iniziato a guaire ancora più forte facendo appello a tutte le sue energie residue per raggiungermi. Uno sforzo reso ancora più proibitivo dalla paralisi pressoché totale delle zampe posteriori, fratturare durante la caduta, e dalle gravi lesioni alle zampe anteriori. Non appena sono riuscito ad avvicinarmi al cane - prosegue Lanzilotto - l'ho assicurato a una pettorina e trascinato a riva, dove lo attendeva l'ambulanza del veterinario. Nelle prossime ore capiremo se l'animale riuscirà a sopravvivere alle gravi ferite".

Si apprende, però, che, nonostante le gravi condizioni in cui versa l'animale, il cane è fuori pericolo di vita. Episodi del genere, non sono del tutto nuovi, ad Otranto, e, per questo, Lanzilotto, oltre a lanciare una richiesta di adozione del cane recuperato, sottolinea: "Negli ultimi due anni purtroppo siamo già al terzo caso di un cane gettato dalla scogliera. Stavolta l'animale è stato fortunato che qualcuno si sia accorto della sua presenza. Questo tratto di costa, infatti, è poco abitato, la visibilità è scarsa e la sagoma dell'animale difficile da distinguere rispetto al mare. Ignoro chi possa essere l'autore di un gesto tanto crudele, posso però assicurare che io e gli altri volontari della Protezione Animali faremo del nostro meglio per individuarlo e assicurarlo alla giustizia".

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