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Cronaca

Mancano tecnici di Radiologia: 500 malati di tumore restano in lista d’attesa

Il reparto è dotato di due Tac e altrettanti dispositivi per la risonanza magnetica, ma scarseggiano operatorie medici

LECCE – Aumentano le richieste, e le attese, per Tac e risonanza magnetica a Lecce. Si allunga, infatti, la lista di pazienti anche esterni in attesa di poter eseguire gli accertamenti in tempi ragionevoli. In attesa, fanno sapere dall’associazione Salute Salento, ci sono oggi a 500 pazienti in cura al day hospital oncologico. Per questi l’attesa varia da uno a due mesi.A non funzionare, vista la presenza di due Tac e due dispositivi per la risonanza, non sarebbero dunque gli strumenti. Quanto la carenza di personale: tecnici di Radiologia e anche gli stessi medici.

 “A parte i malati di tumore, costretti ad attendere col fiato in gola anche due mesi per conoscere la natura della loro patologia, il «collo di bottiglia» della Radiologia colpisce soprattutto i pazienti ricoverati che non possono essere dimessi proprio perché manca la verifica finale della Tac. Sono diversi i primari che si lamentano perché potrebbero dimettere pazienti e liberare i posti letto. Invece sono costretti a tenersi il ricoverato per altri 4- 5- 6 giorni, con aggravio di spese ospedaliere”, fanno sapere dall’associazione specializzata in temi sanitari. E ognuno di quei giorni di degenza per i pazienti in attesa, si aggira attorno ai 660-700 euro.

Per contenere la lista di attesa dei malati oncologici, dalla fine di novembre scorso la direzione della Asl di Lecce  ha istituito sedute aggiuntive pomeridiane. Con l’utilizzo di un medico, un tecnico e un infermiere, ogni pomeriggio si riesce ad esaminare sette pazienti in più. Sulla stessa macchina inoltre si alternano un altro medico e un tecnico che effettua esami sui pazienti ricoverati dell’ospedale. Di più, dicono i tecnici di radiologia, non si riesce a fare. 

“In organico i tecnici sono 31, ma il caposala Luigi Pignatelli può disporne solo di 21 (quattro sono invalidi totali; quattro incaricati che lavoreranno fino ad aprile, un in maternità, un dipendente part time per la legge 104, altri in permesso e in malattia). Ventuno unità da spalmare nei reparti in cui vi è più bisogno”, conclude Salute Salento.

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