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Cronaca

Casa d'appuntamento di Lecce, proprietario di Roma

Denunciato dalla polizia un 56enne capitolino per favoreggiamento della prostituzione. Per l'ennesima volta, nel suo appartamento leccese, sono state trovate delle extracomunitarie con i loro clienti

Casa d'appuntamento leccese, proprietario capitolino. Con l'accusa di favoreggiamento della prostituzionela la questura di Lecce ha denunciato F.M, 56enne di Roma, con precedenti per furto aggravato e destinatario di due fogli di via obbligatori. L'uomo è l'intestatario di un appartamento di via Trento, nel cuore rione San Pio, dove nella tarda serata di ieri hanno fatto irruzione agenti della squadra mobile, nell'ambito di un servizio finalizzato al contrasto della prostituzione nel capoluogo, fenomeno contro il quale sono già state adottate diverse misure, non ultima l'ormai nota chiusura al traffico dalle 21 di sera alle 4 del mattino delle vie che costeggiano la stazione ferroviaria.

Gli agenti sono entrati in quell'appartamento, già da tempo segnalato come luogo di ritrovo di prostitute e loro clienti, intorno alle 22. Appostati nell'ombra, i poliziotti hanno prima notato diversi movimenti di persone e di auto, quindi hanno deciso di fare un controllo in casa. All'interno sono state sorprese una colombiana di 38 anni ed un'equadoregna, di 34, appartate con due clienti. Come già era emerso nel corso dei controlli effettuati presso la stessa abitazione nel febbraio e nel settembre scorso, anche le due donne trovate ieri sera hanno dichiarato che l'abitazione gli era stata messa a disposizione da un uomo originario della provincia di Roma, di cui hanno riferito di conoscere solo il nome e che successivamente è stato identificato per il capitolino 56enne.

In tutte le occasioni, in quella casa di via Trento, sono state rintracciate sempre donne diverse, e tutte di origine sudamericana. Il sospetto più che evidente è che per eludere i controlli delle forze dell'ordine, rimangano a Lecce solo per un breve periodo di tempo, alternandosi con altre ragazze. Ieri, nei confronti della cittadina colombiana è stato emesso un provvedimento di rimpatrio con foglio di via obbligatorio per il Comune di Roma (è risultata infatti in possesso di permesso di soggiorno rilasciato dalla questura della Capitale), mentre la cittadina equadoregna è stata invitata a lasciare il territorio nazionale, poiché risulta residente in Spagna.

In via Martiri d'Otranto, invece, una delle "vie del sesso" chiuse al traffico notturno proprio per contrastare il viavai continuo, gli agenti della sezione volanti hanno multato i conducenti di due autovetture, i quali, con ogni probabilità, infischiandosene del divieto, si trovavano nella zona in cerca di incontri osé.

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