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Cronaca Melendugno

Case coloniche diventano ville con piscina: sequestri

La guardia di finanza della compagnia di Otranto ha denunciato un 53enne ed un 60enne, apponendo i sigilli ad abitazioni abusive con piscina fra Torre dell'Orso, marina di Melendugno, e Cannole

MELENDUGNO - "Mi faccio la villa", sussurra più di qualcuno. E accanto alla villa, ci costruisce la piscina. Il territorio salentino è puntellato di abitazioni più o meno grandi, ben rifinite, con un certo gusto estetico e dotate di ogni confort. Case estive, soprattutto, che sorgono spesso nelle campagne, non lontano dalle più rinomate località marittime, ma che vengono tirate su, in molti casi, in barba alle norme sull'edilizia. Abusivismo totale, o parziale, quando si tratti di difformità rispetto alla concessione a costruire, che spesso e volentieri dice ben altro.

La guardia di finanza sta continuando in queste settimane la sua opera di controllo sul territorio, indirizzato soprattutto verso le cosiddette case coloniche. Ed altre due ville sono finite nel mirino in questi giorni, fra Torre dell'Orso, una delle principali marine di Melendugno, e la ridente Cannole, che non dista molto, e che l'estate diventa, a sua volta, meta di visitatori e turisti. La prima abitazione risulta di proprietà di un 53enne, salentino, ma residente a Milano, ora denunciato all'autorità giudiziaria. La classica casa estiva, di circa 200 metri quadri, con accanto una piscina di uguale ampiezza. Tutto finito sotto sequestro.

Il controllo è stato svolto dai militari della compagnia di Otranto, agli ordini del maggiore Luca Petrocchi. I quali hanno posto i sigilli anche ad un'altra piscina, pressappoco sempre di 200 metri quadri, nelle campagna di Cannole, di proprietà di un uomo del posto, 60enne, anch'egli deferito alla Procura di Lecce. Ma come nascono abitazioni di questo tipo? E' presto detto: si sfruttano le normative supporto dell'agricoltura, per cui spesso, per un terreno di proprietà, si ottiene l'autorizzazione ad erigere una piccola casa abitabile, di 60 metri quadri, più un deposito di 40, per attrezzature agricole. Ma il tutto, magicamente, troppo spesso si trasforma. Anche perché non sempre sono veri e propri contadini, quelli che fanno richiesta. E invece di piantare ortaggi, preferiscono andare a mollo nell'acqua sotto il sole.

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