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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Case estive abusive: sulle dune il mattone selvaggio

Agenti della forestale e tecnici comunali hanno sequestrato tre lotti realizzati in zona a vincolo paesaggistico ed idrogeologico nei dintori della marina di Casalabate. Cinque persone denunciate

E' vista come una delle "patrie" dell'abusivismo sfrenato nel Salento, una nomea che di certo non meriterebbe, ma che pure ha guadagnato a causa degli sfaceli che si sono registrati nel tempo. A Casalabate, marina che ricade nel demanio di Lecce, meta estiva per la sua particolare posizione di visitatori e bagnanti provenienti principalmente dal Nord Salento e anche dal brindisino, provincia con cui confina, purtroppo il fenomeno delle colate di cemento sembra non arrestarsi, nonostante un evidente dissesto idrogeologico segnalato negli anni. Lo dimostrano i controlli del comando provinciale di Lecce del corpo forestale, che questa mattina, nel corso di un controllo congiunto con i tecnici del nucleo di vigilanza edilizia del Comune di Lecce, hanno sottoposto a sequestro penale tre lotti che sorgono in località "Li Ronzi-Casalabate", sui quali erano state realizzate alcune tipiche abitazioni estive.

Gli immobili sequestrati, completamente finiti e abitati, si trovano a poche decine di metri dalla battigia del mare, sulle dune naturali che sono state ormai invase dal mattone selvaggio e devastate. Si tratta quindi di una zona sottoposta a vincolo paesaggistico ed idrogeologico, dove non sarebbe certo possibile ottenere permesso di costruzione. La superficie coperta complessiva delle abitazioni sequestrate supera i 240 metri quadri. Sono cinque, in tutto, le persone denunciate a piede libero all'autorità giudiziaria, residenti fra Trepuzzi e Squinzano. Si tratta, questo, solo di uno dei primi esiti di un controllo più approfondito, che la forestale e gli ispettori comunali svolgeranno anche nei prossimi giorni lungo tutto il litorale adriatico, dove sorgono le varie marine leccesi.

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