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Cronaca Gallipoli

Caserma dei carabinieri: niente sconto sull'affitto

La Prefettura di Lecce aveva chiesto all'amministrazione di Gallipoli di rivedere il contratto di locazione dell'attuale sede del Comando di Piazza Malta. Ma le "casse" comunali non permettono

Non c'è proprio verso. Ogni qualvolta si parla di caserme e alloggi dei carabinieri di Gallipoli viene fuori il solito intoppo burocratico. Mentre dalla Procura di Lecce si attendono nuovi lumi sul destino della caserma in costruzione su via Lecce e per la quale proprio nei giorni scorsi è stato confermato il sequestro preventivo da parte del Gip, Ercole Aprile, per i presunti abusi edilizi e le varianti non ancora autorizzate, c'è un'altra storia da raccontare. Molto più frivola sotto il profilo procedurale. Altrettanto sintomatica della difficile convivenza tra una delle Compagnie dell'Arma più attive e impegnate sul vasto territorio di competenza, e il suo tallone d'Achille: la sede operativa e i relativi alloggi.

Questa volta la problematica si sposta nell'immobile che attualmente ospita il comandante Domenico Barone e i suoi uomini, ovvero la sede della compagnia di Gallipoli di Piazza Malta (nell'area circoscritta dalle vie Pagliano e Giudecca). Un immobile di proprietà del Comune e che dal febbraio del 1985 è stato ceduto in locazione al ministero dell'Interno proprio per destinarlo a sede della Caserma dei carabinieri. Per dirla tutta, non certo una residenza delle più consone e confortevoli per gli uomini in divisa, i quali nel corso degli anni hanno ugualmente svolto egregiamente il loro prezioso servizio senza battere ciglio. In attesa di sviluppi. Con qualche ristrutturazione alla facciata e alle perimetrazioni interne. Con le mareggiate di scirocco (la caserma è pressoché situata fronte-mare) a far da contorno alla stesura di verbali e alle brillanti operazioni anticrimine. Da qui anche la necessità di erigere la nuova Caserma in via Lecce, e che se non fosse stato per il "polverone" edilizio che si è abbattuto sulla ditta esecutrice dei lavori e proprietaria del terreno, forse avrebbe risolto a breve ogni problema logistica per i carabinieri di Gallipoli.

Comunque sia, nulla di eccessivamente strano eccetto la corrispondenza cartacea che in questi ultimi tempi è intercorsa tra Il ministero dell'Interno e l'amministrazione reggente di Palazzo Balsamo. In particolare con una nota del 6 settembre scorso, la Prefettura di Lecce ha chiesto formalmente al Comune di Gallipoli di rivedere il canone di affitto relativo a quell'immobile. E nello specifico una riduzione pari al 10 per cento in meno di quanto corrisposto annualmente dal Ministero nella casse comunali da più di vent'anni. Il tutto con effetto retroattivo, ciò partendo dal 1 gennaio di quest'anno. In altri termini il Ministero dell'Interno ha chiesto uno sconticino per il 2007 sul canone di locazione per la sede della Caserma che ammonta annualmente ad oltre 10mila euro (la conversione precisa dei vecchi 20milioni di lire pattuiti nel 1985 all'atto della sottoscrizione del contratto). Richiesta che però non ha trovato accoglimento. Ma con una motivazione ben precisa. Dal consulto tra il commissario prefettizio, Angelo Trovato, il direttore generale e il responsabile del servizio ragioneria è emerso chiaro che la situazione economica attuale del Comune non consente sconti a chicchessia. Carabinieri e uomini indivisa compresi.

"Considerato che la situazione economica di questo Comune non consente la riduzione del canone di locazione in quanto tale stato di cose produrrebbe minori entrate ed anche considerando che il canone di locazione non è stato mai aggiornato e lo stesso è fermo alla data del 1985 in quanto trattandosi di immobile adibito a sede della Caserma Carabinieri si delibera di lasciare invariato il canone di locazione dell'immobile di proprietà comunale adibito a sede della Caserma Carabinieri non procedendo all'abbattimento dello stesso, con decorrenza 1°gennaio 2007, del 10%". Così recita testualmente il provvedimento deliberativo assunto dal Comune. L'Arma capirà. In tempo di vacche magre….

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