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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Caso alloggi popolari, la Commissione antimafia a fine anno sarà a Lecce

L’annuncio dal senatore Salvatore Tomaselli che in tal senso ha sollecitato la presidente, Rosy Bindi. Nei prossimi giorni previsto anche un altro incontro con parlamentari del Pd in Prefettura. "Vagliare eventuali connessioni fra criminalità e determinati settori della pubblica amministrazione"

ROMA – Esponenti della commissione parlamentare antimafia potrebbero essere presto a Lecce, forse già alla fine dell’anno. La vicenda per la quale è stato acceso un faro riguarda eventuali penetrazioni della criminalità organizzata nell'ambito del settore del patrimonio immobiliare pubblico. L’annuncio arriva dal senatore Salvatore Tomaselli che in tal senso ha sollecitato la presidente, Rosy Bindi.

Tomaselli, nei giorni scorsi, ha incontrato parlamentari e dirigenti del Pd di Lecce proprio sull’iniziativa assunta dai democratici salentini di sollecitare le istituzioni a una decisa azione di indagine e trasparenza. Il Pd, a tal proposito, ha già avuto modo di discutere il caso a settembre con il prefetto Claudio Palomba. Allo stesso prefetto, il componente della commissione ha chiesto un ulteriore incontro. Si terrà nei prossimi giorni e vi parteciperà con i deputati salentini Salvatore Capone e Federico Massa.

“Siamo interessati, infatti – spiega -, a meglio comprendere le iniziative assunte dalle varie istituzioni preposte al controllo di legalità nel territorio e, in particolare, nell'ambito delle attività amministrative, nonché i risultati di tali attività”. “L'autonoma e meritoria azione della magistratura e delle forze dell'ordine, infatti – prosegue Tomaselli -, ha evidenziato, pur con la necessaria prudenza con riguardo a quelli che saranno gli esiti finale delle indagini, la possibile esistenza di anomale connessioni fra componenti della criminalità organizzata e determinati settori della pubblica amministrazione”.

Per Tomaselli, dunque, non si può minimizzare la questione. Il dito è puntato contro il sindaco Paolo Perrone, che pure, ricorda egli stesso, “dopo le inchieste della Procura e il coinvolgimento del prefetto da parte del Pd leccese, ha annunciato di aver avviato una doppia indagine interna del Comune di Lecce sulle assegnazioni degli alloggi popolari”. Ma si tratterebbe di “tardive e deboli iniziative” per le quali a suo avviso difficilmente arriveranno “le risposte di trasparenza e di rottura di metodi clientelari che hanno caratterizzato da anni sia le campagne elettorali, sia le stesse esperienze di governo della città”. Come dire: “Ben altre e, soprattutto, ben più autorevoli e indipendenti devono essere le attività volte ad acclarare responsabilità, compiacenze, collusioni e gestioni compromesse”.

Tomaselli ha assunto incarico di portare il contesto all’attenzione della Commissione bicamerale antimafia, perché possa avviare una propria attività di approfondimento. “Del resto – aggiunge -, la stessa Commissione parlamentare antimafia, nel novembre 2014, aveva invitato le istituzioni ‘a non sottovalutare il rischio d0infiltrazioni mafiose nei quartieri popolari, per evitare che si creino zone franche in cui i cittadini si sentano abbandonati’, ribadendo che ‘non è la prima volta che questi spazi vuoti siano riempiti dalla criminalità organizzata, anche di stampo mafioso’, ricordando, tra l’altro, come il fenomeno delle occupazioni abusive degli alloggi popolari in alcuni contesti non sia estraneo ‘al corruttivo voto di scambio praticato nella bassa cucina della politica’”.

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