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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Caso Ivan Ciullo, la famiglia chiede nuovi accertamenti. La parola al gip

I legali dei genitori del dj 34enne trovato impiccato, si sono opposti all'archiviazione chiedendo una lunga serie di acquisizioni

LECCE – Sono trascorsi oltre diciannove mesi dalla morte Ivan Ciullo, in arte Ivan Navi, il 34enne, cantautore e dj radiofonico, trovato impiccato la mattina del 22 giugno 2015 ad un albero di olivo nelle campagne di Acquarica. Eppure sono tanti i misteri legati a una morte etichettata dagli inquirenti come suicidio, su cui i genitori, mamma Rita e papà Sergio vogliono sia fatta chiarezza. Sono state le loro denunce a portare all’apertura di un’indagine a carico di ignoti per istigazione al suicidio e omissione di soccorso, e a opporsi, attraverso i loro legali, gli avvocati Paola Scialpi e Carlo Grasso (che ha sostituito la collega Sonia Santoro) alla richiesta di archiviazione formulata dalla Procura di Lecce.

Oggi, dinanzi al gip Vincenzo Brancato, si è tenuta l’udienza camerale relativa alla richiesta di opposizione all’archiviazione. I legali della famiglia hanno presentato una memoria integrativa in cui si chiede che siano eseguiti una lunga serie di approfondimenti investigativi utili a fare luce sulla morte di Ivan. Innanzitutto la riesumazione della salma per eseguire l’autopsia e l’esame delle tracce biologiche rinvenute sul corpo del 34enne, poi una perizia grafologica sulla lettera in cui la vittima avrebbe annunciato il progetto di farla finita. Inoltre, i due penalisti chiedono che sia acquisito al più presto (prima che sia cancellato) il tracciato delle celle telefoniche agganciate da Ciullo e dalla persona (molto più grande di lui) con cui aveva intrapreso una relazione sentimentale. Ancora, che si proceda all’acquisizione dei tabulati e del tracciato Gps dell’auto di Ivan e della persona cui era legata sentimentalmente. Dalla perizia eseguita sul cellulare di Ivan è emerso che proprio a questa persona sono stati inviati l’ultimo messaggio (in cui avrebbe annunciato l’intenzione di suicidarsi) e l’ultima telefonata, poco dopo le 18.

Agli atti anche la consulenza tecnica di parte della criminologa Isabel Martina, esperta in psicologia investigativa, che ha tracciato “un’autopsia psicologica” di Ivan. Nella relazione l’esperta evidenzia come nei confronti nei confronti del 34enne si possa ipotizzare l’istigazione e al suicidio, attraverso comportamenti e atti (anche di natura vessatoria) che hanno portato il noto dj al gesto più estremo. La criminologa punta il dito contro la persona con cui aveva una relazione, di cui lui si fidava e che avrebbe potuto fermarlo, o almeno salvarlo chiamando i soccorsi. Nei prossimi giorni il gip scioglierà la riserva se disporre nuove indagini o l’archiviazione del procedimento. 

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