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Cronaca

Tentato omicidio Fedele, Cassazione annulla tre condanne. Da rifare processo d'appello

La Corte di Cassazione annulla la sentenza di condanna per Antonio Cardellini, Cosimo e Andrea Cavalera, tutti e tre di Gallipoli. I tre erano stati condannati, sia in primo grado che in appello, a dodici anni di reclusione

LECCE - Tutto da rifare nel processo d’appello per il tentato omicidio di Luigi Fedele, avvenuto nel lontano 2004 tra i vicoli del borgo antico di Gallipoli. La Corte di Cassazione, infatti, ha annullato la sentenza di condanna emessa nei confronti dei tre imputati: Antonio Cardellini, Cosimo e Andrea Cavalera, tutti originari della “città bella”. I tre erano stati condannati, sia in primo grado che in appello, a dodici anni di reclusione con l’accusa di tentato omicidio.

I giudici della prima sezione Suprema Corte hanno accolto e condiviso le motivazioni del ricorso presentato dai legali degli imputati, gli avvocati Giampiero Tramacere e Ivana Quarta, annullando la sentenza di secondo grado, rinviando gli atti alla Corte d’appello di Lecce affinché sia stabilita la data per un nuovo processo. Prima, però, bisognerà attendere il deposito delle motivazioni di una sentenza che sembra comunque aver sposato in pieno la tesi difensiva dei penalisti leccesi.

Il grave episodio di sangue si colloca, secondo la tesi investigativa e accusatoria, nella conflitto tra sodalizi criminali contrapposti che, nel recente passato, ha visto Gallipoli al centro delle cronache per la lotta al controllo del territorio e al mercato della droga.

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