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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Cavallino

Cavallino, gestione rifiuti: impianti restano al Comune

Caso consorzio Ato Le/1: il Tar del Lazio ha accolto il ricorso proposto dal Comune contro la Regione. I legali dello studio Sticchi Damiani: "Una decisione estremamente favorevole per la comunità"

La sezione I di Roma del Tar del Lazio, nella camera di consiglio del 5 marzo 2008, ha stabilito l'illegittimità dei provvedimenti amministrativi adottati dal commissario delegato per l'emergenza ambientale in Puglia, dal consorzio-Ato Le/1 e dalla Regione Puglia, oltre che dal maggior numero dei comuni compresi nel bacino Le/1, con cui si prevedeva che il Comune di Cavallino, per effetto della costituzione di una nuova autorità per la gestione unitaria dei rifiuti urbani nell'area (il consorzio-Ato Le/1, in vi di costituzione), venisse immediatamente spogliato della proprietà degli impianti di trattamento dei rifiuti già presenti sul suo territorio e della titolarità dei contratti di affidamento della gestione in corso.

Il Tar ha dunque accolto il ricorso proposto dal Comune, difeso in giudizio dagli avvocati Ernesto e Saverio Sticchi Damiani, rigettando invece le opposte tesi difensive prospettate dalla Regione Puglia, difesa dall'avvocato Luigi Volpe. I giudici hanno annullato tutti i provvedimenti impugnati dal Comune di Cavallino, mantenendo ferma in capo all'ente locale sia la proprietà degli impianti, sia la titolarità dei contratti di gestione già in essere con la società "Ambiente & sviluppo", se non altro fino a quando il Consorzio-Ato, una volta effettivamente costituito, non provveda a sua volta ad affidare la gestione dei rifiuti urbani del bacino Le/1 in modo unitario, a seguito di un'apposita procedura di evidenza pubblica per la selezione dell'impresa affidataria.

"Dai giudici romani una decisione non solo estremamente favorevole e soddisfacente per i vertici dell'amministrazione comunale di Cavallino, ma anche certamente auspicata dall'intera comunità locale - commentano i legali dello studio Sticchi Damiani -. Si consideri, infatti, che proprio in forza del rapporto contrattuale che lega il Comune di Cavallino alla società "Ambiente & sviluppo", l'ente locale potrà ora continuare a destinare le somme percepite quale corrispettivo per l'affidamento della gestione alla società odierna concessionaria, sotto forma di royalty e altri canoni mensili, alla programmazione e alla realizzazione di fondamentali interventi diretti ad assicurare la tutela e la valorizzazione delle risorse artistiche, ambientali e culturali comprese nel patrimonio cittadino".

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