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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Centraline bugiarde? I commercianti: "Spostiamole"

Negozianti e associazioni vorrebbero dati più certi sui rilevamenti delle polveri sottili. Sulla base dei nuovi risultati valutare insieme agli amministratori quali strade chiudere al traffico

Spostare le tre centraline di rilevamento delle polveri sottili, il Pm 10, per avere dati più affidabili sulla situazione inquinamento nel quartiere centro a Lecce. Poi, sulla base dei nuovi risultati e nell'ipotesi che questi dovessero superare ancora il livello di guardia, individuare insieme, commercianti e amministratori, quali strade chiudere al traffico.

E' in buona sostanza quel che stamattina hanno chiesto le associazioni dei negozianti durante l'incontro tenutosi a Palazzo Carafa con l'assessore al Traffico Gianni Peyla, Eugenio Pisanò, assessore all'Ambiente e il dirigente dell'Ufficio mobilità, l'ingegnere Cesare Aversa. Una incontro dai toni accesi a cui hanno partecipato una ventina di gestori delle attività commerciali "colpiti" dall'ordinanza di chiusura al traffico (via XXV Luglio e strade limitrofe) insieme con Stefano Stifani, presidente dell' "Unione commercianti", Piero Monelli, responsabile a Lecce del "Codacons", Beppe D'Ercole dell'associazione "Vivere Lecce" e l'avvocato Mariano del "Movimento per difesa del cittadino".

Ma perché i commercianti chiedono di spostare le centraline? "Perché basta vedere dove sono state collocate, ad iniziare da quella che si trova nei pressi del ‘Costa', in piazzetta De Santis. E' stata posizionata lì, sotto i pini e tutti sanno che la notte gli alberi sprigionano anidride carbonica. L'altro impianto è su viale Grassi - hanno osservato - a pochi metri da un semaforo e praticamente sotto le marmitte di auto e mezzi di trasporto. Un'altra centralina si trova a Settelacquare, in periferia, e i valori registrati da quell'impianto non possono essere considerati se si parla di inquinamento nel centro di Lecce".

E ancora, chiedono i negozianti agli amministratori, che da la canto loro sono costretti dalle normative vigenti a chiudere le strade alla circolazione veicolare quando il Pm 10 schizza oltre i livelli di guardia, più parcheggi e divieto di accesso nel centro storico ai mezzi di vecchia generazione, quindi altamente inquinanti. Ma, soprattutto, i negozianti vorrebbero una programmazione per tempo e sempre concertata prima di giungere a decisioni così drastiche.

Peyla e Pisanò si sono prestati questa mattina all'incontro con in mano la mozione a firma del consigliere all'opposizione Benincasa sulla "individuazione di fasce orarie a verde per il superamento delle polveri sottili". Proposta passata nel consiglio comunale del 12 febbraio scorso con i soli voti (9) della minoranza, dato che 21 consiglieri di maggioranza si sono astenuti.

Si legge nella mozione di "individuare una fascia verde dove impedire per due giorni al mese la circolazione ai veicoli più inquinanti dalle 7.30 alle 20.30 la limitazione della circolazione veicolare a targhe alterne programmata per un giorno alla settimana il ripristino delle domeniche senz'auto, almeno tre, dove potranno circolare solo le auto "Euro 4", quelle alimentate a Gpl e metano, a trazione elettrica e i veicoli di portatori di handicap muniti di contrassegno".


E STIFANI ABBANDONA L'INCONTRO

"Il presidente dell'Unione Commercianti Leccesi Stefano Stifani ha abbandonato la sala giunta del Comune di Lecce durante l'incontro con le associazioni dei cittadini e dei commercianti in quanto ritiene inutile partecipare ad incontri che non hanno alcun senso". E quanto si legge in un comunicato a firma del presidente dell'associazione.

"Da diversi anni partecipiamo agli incontri organizzati dall'amministrazione comunale e sentiamo parlare di errato posizionamento delle centraline di rilevamento del PM 10. Intanto - aggiunge - i dati falsati dall'errato posizionamento delle centraline e quindi nulli, vengono strumentalmente utilizzati per giustificare improvvisate chiusure al traffico".

"I danni per i cittadini e per le attività commerciali sono reali - conclude - quindi l'Unione Commercianti chiede pertanto che venga accertata la responsabilità di tale mancanza, che si provveda con tempestività a spostare le centraline e che venga fatto un monitoraggio serio in ogni zona della città. Solo dopo questi fondamentali passaggi, si organizzi un incontro e ci si confronti".

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