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Cronaca Collepasso

Centro scommesse, ma clandestino: computer sequestrati

Collepasso: l'attività non disporrebbe dell'autorizzazione del Tulps, ma risulterebbe un comune Internet Point. Era però centro di ritrovo dove di svolgeva intermediazione per le puntate sportive

COLLEPASSO - Spulciando le carte, quell'attività (come può darsi accada anche in altri casi), secondo i militari della guardia di finanza della compagnia di Gallipoli, che hanno svolto il controllo, avrebbe un'autorizzazione ad esercitare, ma come semplice e comune Internet Point. In realtà, si sarebbe trattato di un centro scommesse a tutti gli effetti. Scommesse sportive: calcio, basket e via dicendo. A Collepasso, nel corso di un controllo, le "fiamme gialle" hanno dunque denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce il gestore, in quanto, di fatto, si tratterebbe di un posto per la raccolta clandestina di scommesse.

La febbre del gioco colpisce sempre più persone, ed in tempi di crisi economica in tanti (troppi) rischiano di dilapidare interi stipendi, non solo facendosi abbindolare dai videopoker tarati illecitamente, ma anche - se non si hanno freni - dai giochi consentiti dal ministero. Ed è proprio facendo leva sull'istinto di molti scommettitori e sull'ebbrezza della possibilità di vincite anche piuttosto forti, che, ovunque sono sorti, negli ultimi anni centri per le scommesse. Per esercitare, però, si è soggetti a rigidi controlli. Ed è necessaria in particolare l'autorizzazione ai sensi del Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza).

Il gestore di Collepasso, secondo quanto rilevato dalla finanza, ne sarebbe stato sprovvisto, pur svolgendo opera d'intermediazione per la raccolta di scommesse. Ed una recente sentenza di Cassazione, datata dicembre 2009, ha ribadito il concetto che anche per l'intermediazione l'autorizzazione ai sensi del Tulps si rende necessaria. I finanzieri hanno dunque sequestrato una postazione fissa, adibita alla raccolta delle giocate, cinque computer completi di accessori ed una stampante termica utilizzata per il rilascio delle ricevute. L'indagato è difeso dall'avvocato Fabio Ruberto.

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