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Cronaca Taviano

Cernia? Macché: pesce sconosciuto e pieno di parassiti

Pesce congelato e preconfezionato in pessimo stato sequestrato ad un grossista di Taviano, denunciato anche per frode in commercio. La partita proveniente dalla Spagna. Si sta procedendo al ritiro

TAVIANO - La cernia? Non era tale. In compenso, i militari della guardia costiera di Gallipoli vi hanno trovato attaccati un bel po' di parassiti animali. E per il grossista di Taviano sottoposto ai controlli è scattata la denuncia per cattivo stato di conservazione ed inidoneità al consumo umano di prodotto alimentare, oltre che per la frode in commercio. Il pesce, preconfezionato e congelato, è stato rinvenuto nel corso di un controllo di routine. Sequestrati oltre 25 chilogrammi di filetti di presunta (a questo punto) cernia congelati, destinati al dettaglio o alla ristorazione. Dall'esame veterinario sono risultati, infatti, palesemente derivanti da tutt'altra specie ittica, in corso d'identificazione genetica presso l'Istituto zooprofilattico, che ne determinerà a breve la specie esatta attraverso l'esame del Dna. Senza considerare l'infestazione da parassiti animali, assolutamente nocivi per la salute umana.

L'attività d'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce, ha inoltre permesso agli investigatori della guardia costiera di risalire al fornitore originario della partita alimentare. Si tratta di una grossa ditta spagnola e l'informativa è stata così diffusa, tramite il Centro controllo nazionale pesca istituito presso il Comando fenerale del corpo delle Capitanerie di porto, a tutti gli altri comandi nazionali della guardia costiera, per rintracciare il prodotto distribuito su tutto il territorio nazionale e procedere al suo completo ritiro dalla vendita.

Altro ramo d'intervento, il sequestri di ricci avvenuto a Lecce, dov'è stato multato di 2mila euro un pescatore abusivo, cioè sprovvisto di licenza di pesca, che vendeva su di una bancarella improvvisata una grossa quantità di prodotto, in prossimità di viale della Repubblica. In altro pescatore dilettante è stato multato di mille euro al rientro da una battuta di pesca, a Porto Cesareo, poiché colto in flagranza nella cattura illecita di echinodermi oltre la quantità giornaliera stabilità di 50 unità.

Sono oltre un migliaio i ricci di mare recuperati, sequestrati e restituiti al mare, in quanto ancora vivi e vitali. Nell'ambito degli altri servizi, la guardia costiera ha elevato anche due verbali da 1166,67 euro ciascuno in materia di etichettatura e tracciabilità dei prodotti della pesca presso alcune pescherie del circondario di Otranto con, in un caso, segnalazione all'ispettorato del lavoro per l'assunzione irregolare di un addetto alla vendita.

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