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Cronaca

climatizzatori, regione bacchetta azienda sanitaria

Dopo la denuncia di Cisal sanità, l'assessorato alle Politiche della salute invia una nota ai vertici ospedalieri salentini invitando al rispetto delle direttive regionali sul benessere dei pazienti

Esultano i sindacalisti di Cisal Sanità. La Regione Puglia, con una nota dell'assessorato alle Politiche della salute firmata dal dirigente di settore Silvia Papini e indirizzata al commissario straordinario, al direttore sanitario ed al direttore amministrativo dell'Azienda sanitaria provinciale di Lecce, hanno dato ragione al loro segretario Giovanni D'Ambra. La polemica è nota e riguarda i climatizzatori negli ospedali salentini. Nella sua nota, che LeccePrima ha riportato integralmente nelle scorse settimane, D'Ambra ricordava che "ogni estate viene riproposto il solito ritornello che parla di strutture sanitarie che diventano altiforni e questo per la mancanza dei più elementari criteri organizzativi atti a rendere idonei gli spazi destinati agli operatori sanitari e ai pazienti ricoverati. Tranne poche ed isolate realtà nella maggioranza delle strutture sanitarie, soprattutto ospedaliere, della nostra provincia la parola climatizzazione,e siamo nel 2007, non esiste". D'Ambra aveva chiamato in causa il commissario straordinario dell'Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, indirizzando la missiva anche al presidente della Regione Nichi Vendola ed all'assessorato regionale alle Politiche della salute.

D'Ambra aveva ricordato, con una punta di tagliente sarcasmo, che "il termine climatizzazione viene invece assolutamente rispettato e messo in pratica in numerosissimi luoghi che non sono però le stanze di degenza o le medicherie, ma centinaia di studi, studioli, stanze per riunioni di ogni tipo, uffici dirigenziali, eccetera, eccetera dove i climatizzatori sono accesi 24 ore su 24". La sua proposta? "Basterebbe spostare tutti i climatizzatori e condizionatori d'aria sparsi nei luoghi summenzionati nei reparti di degenza e da questi reparti rimettere in quei luoghi i simpatici ventilatori d'aria che questa amministrazione ha elargito, ed il problema è risolto. Con questo semplice cambio d'uso, che non incide assolutamente sui consumi elettrici, si potrà dire che si è iniziato, finalmente, a mitigare almeno le sofferenze ambientali dei degenti e degli operatori sanitari".

Laconica la risposta della Regione, che in poche righe, bacchetta sonoramente l'Azienda sanitaria e i suoi vertici. "Con riferimento alla nota del 28 giugno 2007 fatta tenere via fax dal segretario generale Cisal Cesi Giovanni D'Ambra - dice la nota - si fa presente che le aziende devono pure provvedere al benessere dei pazienti ricoverati e del personale tra cui gli operatori sanitari, applicando le direttive che ogni anno la Regione emana". "Grazie a Cisal Sanità - esulta D'Ambra - da quest'anno gli ammalati ricoverati ed il personale in servizio negli ospedali della provincia potranno respirare e non sudare".

La nota proveniente dalla Regione

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