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Cronaca Lizzanello

Coca in cassaforte, 50enne patteggia tre anni e tre mesi e torna a casa

A quattro mesi dall’arresto, Ugo De Mitri ha concordato la pena col giudice Edoardo D’Ambrosio e ha ottenuto i domiciliari. In casa, i carabinieri trovarono quasi 200 grammi di cocaina e circa 24 di hashish

LIZZANELLO - Il grosso della droga i carabinieri lo trovarono in due casserforti portatili a combinazione digitale nell’armadio della sua camera da letto. La scoperta comportò l’arresto in carcere di Ugo De Mitri, 50 anni di Lizzanello, che oggi per questa vicenda, avvenuta il 6 marzo scorso, ha patteggiato tre anni e tre mesi di reclusione e ha ottenuto i domiciliari.

La sentenza è stata emessa dal giudice Edoardo D’Ambrosio, che ha così accolto la richiesta formulata attraverso l’avvocato difensore Federica Conte.

Il totale della droga trovata dagli uomini dell’Arma, durante la perquisizione svolta con il supporto di un’unità cinofila della guardia di finanza, fu di: quasi 200 grammi di cocaina distribuiti in alcuni involucri e in numerose dosi e due pezzi di hashish per complessivi 24 grammi.

Lo stupefacente, rinvenuto sia addosso a De Mitri che nelle cassaforti e nella tavernetta, fu sequestrato insieme a 585 euro in contanti, materiale per il confezionamento, due bilancini, ma anche cellulari e appunti.

Oltre al 50enne, finì nei guai anche la moglie Simona Tornese, di 43 anni, incensurata (per la quale si procede separatamente), ma dopo l’interrogatorio (in cui era assistita dall'avvocato Renata Minafra) tornò in libertà. Per il gip Giulia Proto “la sua deposizione, in considerazione della condotta (collaborativa, ndr) avuta con i carabinieri, depone per una sua connivenza non connotata da rilievi penali, apparendo la sua tesi difensiva genuina e credibile”.

Lo stesso De Mitri, durante il confronto col giudice, escluse il coinvolgimento della donna.

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