Colata di cemento per 500 metri: sequestro nel parco
Invece di un muretto a secco, in un terreno nel Parco naturale della Serra ecco una costruzione in pietre e colate di cemento. Tutto difforme rispetto al progetto originario. Denunce del Noe di Lecce
Redazione
14 febbraio 2011 11:00
SUPERSANO - La recinzione? Diversa, molto diversa rispetto al progetto originario e difforme persino nella tecnica di costruzione. Invece di erigere un muretto a secco, la caratteristica costruzione rurale che delimita i terreni nelle campagne, ripristinando i luoghi originari, ecco spuntare colate di cemento e di pietra. A Supersano è così finito sotto sequestro un manufatto lungo qualcosa come mezzo chilometro. In un'area sottoposta a vincolo paessagistico ambientale di notevole interesse pubblico.
L'ambientazione, infatti, è quella del "Parco naturale della Serra", ed il controllo è stato svolto presso un cantiere edile, dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce, i quali, come detto, hanno finito per sottoporre a sequestro preventivo d'urgenza la recinzione di un terreno agricolo, ancora in fase di costruzione, anche se già ultimata per un tratto pari a circa 500 metri, proprio perché realizzata in totale difformità rispetto alle autorizzazioni concesse, che prevedevano anche l'uso di materiali differenti rispetto a quelli utilizzati. N'è scaturita anche una segnalazione alla Procura della Repubblica di Lecce per il proprietario del terreno, per l'ingegnere progettista dei lavori e per il legale rappresentante della ditta esecutrice.
A Nardò, invece, in località "Torre Mozza", in area sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale, a seguito di un controllo effettuato presso una società che opera nel settore delle costruzioni edili, i carabinieri del Noe hanno denunciato a piede libero un 73enne del posto ritenuto responsabile di aver realizzato, in assenza di permesso di costruire, tre tettoie di circa 200 metri quadrati, su di un terreno di proprietà, utilizzate per il ricovero dei mezzi dell'azienda. L'ufficio tecnico comunale ha emesso immediatamente l'ordinanza di demolizione delle opere edilizie abusive.
L'ambientazione, infatti, è quella del "Parco naturale della Serra", ed il controllo è stato svolto presso un cantiere edile, dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce, i quali, come detto, hanno finito per sottoporre a sequestro preventivo d'urgenza la recinzione di un terreno agricolo, ancora in fase di costruzione, anche se già ultimata per un tratto pari a circa 500 metri, proprio perché realizzata in totale difformità rispetto alle autorizzazioni concesse, che prevedevano anche l'uso di materiali differenti rispetto a quelli utilizzati. N'è scaturita anche una segnalazione alla Procura della Repubblica di Lecce per il proprietario del terreno, per l'ingegnere progettista dei lavori e per il legale rappresentante della ditta esecutrice.
A Nardò, invece, in località "Torre Mozza", in area sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale, a seguito di un controllo effettuato presso una società che opera nel settore delle costruzioni edili, i carabinieri del Noe hanno denunciato a piede libero un 73enne del posto ritenuto responsabile di aver realizzato, in assenza di permesso di costruire, tre tettoie di circa 200 metri quadrati, su di un terreno di proprietà, utilizzate per il ricovero dei mezzi dell'azienda. L'ufficio tecnico comunale ha emesso immediatamente l'ordinanza di demolizione delle opere edilizie abusive.
Redazione
14 febbraio 2011 11:00
