Minacce al 30enne gambizzato: colpi d'arma contro auto e casa
Alcuni individui hanno esploso i proiettili in direzione della dimora e della Bmw di Davide Vadacca, colpito il 30 ottobre scorso presso l'ara di servizio "Esso", alle porte di Lecce. Sarebbero due i sospettati del suo ferimento
LECCE - Dopo i quattro colpi esplosi nella serata di quel 30 ottobre, all'interno dell'area di servizio "Esso", alle porte di Lecce - costati un ricovero in ospedale con l'arto sinistro perforato - Vadacca, il 30enne leccese gambizzato, ha nuovamente ricevuto le "attenzioni" dei suoi aguzzini.
Durante la notte, alcuni individui hanno lanciato quello che sembra avere tutte le caratteristiche di un avvertimento, esplodendo tre colpi d'arma da fuoco verso il veicolo, parcheggiato in via Flumendosa, una delle strade perpendicolari a via Adriatica.
Due sono finiti contro la Bmw 730 dell'uomo - dimesso recentemente dal nosocomio - parcheggiata all'esterno, mandando in frantumi il vetro del finestrino laterale e lo specchietto. L'arma utilizzata dai malviventi non ne ha poi risparmiato un terzo, in direzione del citofono dell'appartamento, al pian terreno di un condominio, dove Vadacca vive con la sua famiglia.
Sul posto sono giunti gli agenti di polizia della squadra mobile i quali, assieme ai carabinieri del nucleo investigativo di Lecce, stanno indagando sull'inquietante episodio avvenuto alle 19,30 di una dozzina di giorni addietro, sul quale gli investigatori nutrono forti sospetti nei confronti di due persone. Studiando anche l'accaduto, non meno preoccupante, della notte scorsa.
Ad allertare gli inquirenti sarebbero stati i famigliari dell'uomo, nelle prime ore di questa mattina. Oltre al personale della scientifica per tutti i rilievi utili alla ricostruzione della dinamica, anche i periti che analizzeranno le tracce e i bossoli rinvenuti , per individuare il tipo di arma utilizzata e fornire i primi riscontri balistici.
è stato condannato in primo grado, con il rito abbreviato, ad un anno di reclusione, con pena sospesa, nell'ambito dell'operazione "Little Devil", eseguita dai militari dell'Arma, stringendo il cerchio attorno ad un gruppo di ragazzi ritenuti i componenti Il 30enne, che ha alle spalle alcuni precedenti, esattamente un anno addietro di una banda occupata in traffici trasversali. Alcuni di loro sarebbero stati dediti al traffico di droga e, in alcune occasioni, si sarebbero autofinanziati con le rapine. Nel caso specifico di Vadacca, si sarebbe comunque trattato di una posizione decisamente più sfumata rispetto agli altri.