Intimidazioni a colpi di pistola. Nel mirino villa di un operaio 50enne
Quattro proiettili hanno raggiunto il cancello dell'abitazione dell'uomo, residente a Surbo. Saranno i carabinieri della compagnia di Lecce ad indagare sull'episodio, forse scaturito nell'ambito del traffico di stupefacenti
SURBO - Ai dieci colpi d'arma, esplosi nella giornata di mercoledì ai danni di un'autovettura a Trepuzzi, ne sono seguiti altri quattro, tutti di pistola, di calibro 9x21 millimetri.
I proiettili hanno raggiunto e perforato il cancello di una villa di via Caduti di via Fani, una strada all'estrema periferia di Surbo, che sconfina nelle campagne, a ridosso della zona industriale, appartenente a Massimo Spedicati, un operaio incensurato di 50 anni.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri den nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Lecce, per eseguire i rilievi e avviare le indagini. Al vaglio degli inquirenti, i filmati registrati dalla videocamera a infrarossi, posizionata su uno dei lati dell'ingresso dell'abitazione. Un simile gesto, secondo i militari dell'Arma, potrebbe essere maturato nell'ambito del traffico di sostanze stupefacenti nel quale potrebbero essere coinvolti i due figli dell'uomo. Non si esclude, infatti, che l'obiettivo degli ignoti attentatori potesse essere uno dei figli dell'uomo, già noto alle forze dell'ordine.