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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Comfort nelle scuole? Legambiente premia Lecce

Secondo un'indagine condotta da Legambiente, le scuole nel capoluogo salentino godrebbero di ottima salute. Sono le prime al Sud, in tema di comfort destinati agli studenti e agibilità statica

Le scuole italiane? Vecchie, senza manutenzione, non a norma, ma crescerebbero i comportamenti sostenibili soprattutto in campo energetico. Nella speciale classifica redatta da Legambiente, Prato si conferma la città in Italia con le scuole migliori dal punto di vista della sicurezza degli immobili e della qualità dei servizi offerti agli studenti e anche quest'anno si piazza al primo posto della classifica di Ecosistema Scuola di Legambiente, seguita da Asti, Forlì, Livorno, Biella, Parma, Macerata, Siena, Verbania e Mantova. Ai quartieri alti della graduatoria ci sono i comuni del centro e del nord anche se tra le prime città del sud, compare Lecce al 14esimo posto, entrando così, un pò a sorpresa, nell'esclusiva nicchia delle città "sensibili" al tema. Questi, in sintesi, i risultati di "Ecosistema Scuola 2008", l'ottavo rapporto di Legambiente sull'edilizia e i servizi scolastici nel nostro Paese.

L'indagine, che in assenza dei dati dell'Anagrafe Nazionale dell'edilizia scolastica, è l'unica ricerca sullo stato degli edifici scolastici italiani, è realizzata tramite questionari ed ha elaborato i dati forniti da 94 amministrazioni comunali (che hanno competenze sulle scuole dell'obbligo) e 51 provinciali (con commissioni sugli istituti superiori). I dati raccolti riguardano tre principali parametri: la qualità della struttura degli edifici in termini di età e idoneità all'attività scolastica, i servizi e le buone pratiche ambientali e infine i rischi ambientali ai quali sono esposti gli edifici. I dati complessivi segnalano come uno studente che oggi entra nel mondo della scuola ha grosse possibilità di ritrovarsi in un edificio vecchio (il 52,82% è stato costruito prima del 1974, anno in cui la legge ha stabilito i criteri di edilizia antisismica), privo di manutenzione (solo il 47,11% ha goduto d'interventi di cura straordinaria negli ultimi cinque anni e il 23,62% necessita d'interventi urgenti) e con bassa possibilità di avere strutture sportive (gli edifici privi di questi spazi sono ben 36,57%, a fronte del 15,71% del 2006). In tre casi su quattro la scuola è collocata in una zona ad alto rischio sismico (75,4%) e la metà delle volte non ha il certificato di agibilità statica né quello di prevenzione incendi.

Sarà però assai probabile trovarsi di fronte a buone condizioni igieniche, visto che tre volte su quattro la scuola possiede il certificato igienico-sanitario e anche gli impianti elettrici non saranno un rischio elevato (a norma nell'85,61% dei casi). Tanti studenti invece hanno a che fare con il rumore: si trovano a meno di 200 metri da una fonte d'inquinamento acustico il 2,63% delle scuole dell'obbligo e l'11,5% degli istituti superiori. Sempre alto il rischio amianto e radon: infatti, malgrado si provveda di anno in anno ad attivare opere di bonifica, sono in aumento, rispetto alle passate edizioni, le strutture con casi di amianto certificati (13,00% rispetto al vecchio dato del 2006 del 6,93%) e con casi certificati di radon (2,37% rispetto al precedente del 2006 dello 0,02%). Dati allarmanti, che probabilmente derivano dall'attivazione di monitoraggi da parte delle amministrazioni rispetto alla presenza negli edifici scolastici di questi inquinanti.

Tra le note positive di Ecosistema Scuola 2008, c'è la crescente capacità delle scuole di rinnovarsi nell'ottica della sostenibilità, questo anche grazie alle opportunità offerte dall'ultima finanziaria in materia energetica: mentre rimane stabile rispetto agli scorsi anni, il dato relativo all'uso di fonti d'illuminazione a basso consumo (quasi il 50% delle scuole italiane), subiscono il raddoppio rispetto al 2006 gli edifici scolastici che utilizzano fonti di energia alternativa e quelli in cui si praticano forme di risparmio energetico.

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