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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Melendugno

Sondaggi nelle campagne: stop dal Comune. Tap obbedisce ma annuncia un ricorso urgente

Dopo le ispezioni, emesso il provvedimento dell'Ufficio tecnico che lamenta irregolarità tra cui la carenza di autorizzazioni per operare in area sottoposta a vincoli. La società si adegua all'ordinanza ma è certa della correttezza del proprio operato

​MELENDUGNO - Il Comune di Melendugno, dopo averlo preparato ed annunciato, ha aperto formalmente un nuovo fronte della “resistenza” al gasdotto progettato da Tap.  Questa mattina agenti della polizia locale hanno notificato l’ordinanza di sospensione dei lavori che sono in corso da due giorni sui fondi, pubblici e privati, interessati dal tracciato che dovrebbe unire il punto di approdo, sulla spiaggia di San Basilio, al terminale di ricezione in agro di Melendugno. Tap ha comunicato di ottemperare alla prescrizione ma ha anche annunciato la presentazione di un ricorso in tempi brevi.

Il provvedimento, a firma del dirigente responsabile dell’Ufficio tecnico, lamenta la carenza delle autorizzazioni necessarie, essendo il territorio coinvolto sottoposto a vincoli. In pratica, secondo l’amministrazione comunale, non è sufficiente l’autorizzazione prefettizia del 30 maggio scorso perché tale documento – che autorizza all’introduzione nelle proprietà - non eluderebbe la necessità di munirsi del parere della Soprintendenza. Né, tantomeno, sarebbero stati comunicati il nome della ditta esecutrice dei sondaggi e i dati del direttore dei lavori e quelli relativi alla regolarità contributiva.

Le indagini che Tap ha affidato – in tutto sono previsti 44 carotaggi - sono di tipo geologico, geotecnico, geofisico e di sorveglianza archeologica. E, rispetto a quest’ultimo aspetto, il sopralluogo effettuato martedì dalla polizia locale e dal personale dell’Ufficio tecnico, ha rilevato l’assenza dell’archeologo dalla zona dei lavori. Insomma, secondo il Comune guidato da Marco Potì, Tap non avrebbe potuto ordinare l’inizio dei sondaggi. Ma dal punto di vista del consorzio – che già martedì si era detto pronto a trasmettere la comunicazione di inizio lavori, non ancora trasmessa - i sondaggi sono perfettamente allineati alla normativa, tanto più dopo il via libera del ministero dell’Ambiente.

Proprio oggi è stato pubblicato secondo le indicazioni di legge l’avviso del procedimento di autorizzazione unica che si aprirà presso il ministero dello Sviluppo economico, ultimo passaggio procedurale prima dell’apertura del vero e proprio cantiere, prevista nei primi mesi del 2016 un obiettivo che “grazie alla qualità del progetto e al convinto supporto del governo italiano e dell’Unione europea, Tap- recita la nota stampa - è sicura di poter centrare”.

L’intenzione dell’esecutivo nazionale, del resto, è ben nota: acquisito con soddisfazione il parere di compatibilità ambientale del competente dicastero, si vuole procedere con solerzia. D’altra parte la Regione Puglia sta studiando le alternative di approdo da proporre, fermo restando il diniego sulla marina di San Foca.

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