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Cronaca

Con gli acqua scooter al largo di San Cataldo: a bordo droga per due milioni

Nuovo maxi sequestro di marijuana da parte delle fiamme gialle. Arrestato un 37enne albanese, un altro scafista in fuga

LECCE – Terra di frontiera, sospesa tra Oriente e Occidente, il Salento è da sempre luogo di transiti e di traffici. Il mercato delle sostanze stupefacenti (al pari di quello dell’immigrazione clandestina) è il grande affare delle organizzazioni criminali che trovano terreno fertile nei paesi al di là del canale d’Otranto e ramificazioni nel nostro territorio. Un mercato da milioni di euro che, attraverso Turchia e Albania, cerca nelle nostre coste l’approdo per il commercio nel resto d’Italia ed Europa. Un assioma dimostrato dalle recenti operazioni compiute dalla guardia di finanza, che ha sequestrato diverse centinaia di chili di droga.

L’ultima, in ordine di tempo, è avvenuta la scorsa notte nelle acque antistanti alla zona di San Cataldo di Lecce. Poco prima dell’alba, due potenti acquascooter sono incappati nelle maglie del dispositivo di vigilanza quotidianamente dispiegato dal Reparto operativo aeronavale di Bari, coordinato con il Gruppo aeronavale di Taranto. Le due veloci moto d’acqua sono state intercettate a poche miglia dalla costa da un elicottero delle fiamme gialle che perlustrava il tratto di mare. I due mezzi, favoriti dall’oscurità e dalle buone condizioni del mare, contavano di toccare terra per consegnare il corposo carico di stupefacenti. A insospettire i finanzieri è stata proprio l’insolita circostanza di trovare, a quell’ora e a quella distanza dalla costa, gli acquascooter che viaggiavano a grande velocità.

Sui mezzi avvistati sono state quindi convogliate le veloci motovedette della guardia di finanza, alla vista delle quali gli scafisti hanno iniziato a lanciare parte del carico in mare, nel tentativo di sottrarsi alla cattura, aumentando la velocità per cercare di raggiungere terra. Uno dei due acquascooter, dopo un movimentatissimo inseguimento, reso ancor più difficoltoso oltre che dall’oscurità anche dalle pericolose manovre eseguite dallo scafista, è stato bloccato. L’altro mezzo, vista la vicinanza della costa e il vantaggio acquisito, ha raggiunto la costa a Frigole, e lo scafista è riuscito a fuggire verso l’interno, col favore dell’oscurità. Sul posto sono giunte alcune pattuglie che danno la caccia al secondo trafficante.

I finanzieri hanno condotto i due mezzi presso gli ormeggi della sezione operativa navale di Otranto e sottoposto a sequestro i due mezzi e lo stupefacente recuperato a bordo e in mare, per complessivi 214 chilogrammi di marijuana che, se giunti sulle piazze di spaccio avrebbero fruttato all’organizzazione criminale oltre due milioni di euro. Lo scafista fermato, il trentasettenne T.L. albanese di Valona, con precedenti penali specifici in Italia in materia di stupefacenti, è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione e traffico di stupefacenti nonché per violazioni al codice della navigazione e alla sicurezza in mare.

Le indagini delle fiamme gialle proseguono per individuare i destinatari della droga in Italia e i canali di approvvigionamento in Albania. in tal senso preziosa sarà la collaborazione della polizia del Paese delle Aquile. Curioso e interessante sotto il profilo investigativo, il mezzo di trasporto utilizzato per la droga, due moto d’acqua di notte sembrano aver attraversato il tratto di mare Adriatico che separa la costa pugliese dalla vicina sponda balcanica.

Quello di ieri notte è il quarto grosso sequestro di droga in mare compiuto dalle fiamme gialle pugliesi, che in meno di un mese hanno sequestrato circa due tonnellate di stupefacenti, sottratti al fiorente illegale mercato estivo dello spaccio ed assicurato alla giustizia quattro trafficanti.

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