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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Castrignano del Capo

Con le barche fin dentro le grotte interdette. Scattano denunce della guardia costiera

Controlli specifici del personale della capitaneria di porto lungo il litorale di Leuca. Denunciati in tre per aver violato i divieti d’ingresso nelle grotte del Drago, Fiume e Tre Porte

LEUCA – Le disposizioni congiunte da parte della capitaneria di porto e del Comune di Castrignano del Capo a tutela dell’incolumità pubblica parlano  chiaro: nei pressi delle grotte costiere del litorale di Leuca dette del Drago, del Fiume e delle Tre Porte le modalità di avvicinamento sono quelle attraverso i percorsi segnalati dai corridoi di lancio. La particolare situazione geomorfologica di quel tratto di litorale ha portato all’emanazione, già da un paio d’anni, di apposite ordinanze che vietano l’ingresso delle imbarcazioni all’interno delle grotte marine a scopo precauzionale. Nonostante anche gli avvisi e le diffide emessa nei confronti delle società e delle ditte del settore che effettuano le escursioni in barca, tre unità, di cui un natante e due imbarcazioni adibite al trasporto passeggeri, hanno fatto ingresso nelle grotte costiere. E nell’ambito dei controlli specifici disposti dal comando della Capitaneria di porto di Gallipoli sono scattate le relative denunce.          

Navigare in prossimità e all’interno di quelle grotte comporta la violazione dell’ordinanza della guardia costiera e per questo motivo i rispettivi conduttori delle imbarcazioni controllate sono stati identificati e denunciati all’autorità giudiziaria per l’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità e delle norme sulla sicurezza della navigazione.

Come dimostrato anche dai recenti fatti dei crolli di falesia a Torre dell’Orso, parte del litorale salentino, classificato come a rischio geomorfologico elevato (Pg2) e molto elevato (Pg3) nel Piano di assetto idrogeologico regionale, è sottoposto a pericoli di crollo che rendono pericoloso il transito negli specchi acquei interessati. Per questo la guardia costiera, in ragione delle proprie competenze in materia di sicurezza in mare, ha emanato specifiche ordinanze di interdizione per le aree a rischio che vietano la balneazione, la navigazione e ogni altra attività ad essa connessa all’interno degli specchi acquei in prossimità dei costoni rocciosi interessati da potenziali fenomeni franosi.  Analogamente per alcune grotte ha consentito e disciplinato la modalità di avvicinamento ad esse solo tramite l’impiego di appositi corridoi di lancio.

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