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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Porto Cesareo

Concessioni demaniali, strutture di Porto Cesareo sulle spine. Interviene il prefetto

Giuliana Perrotta ha incontrato amministratori e rappresentanti dei lidi balneari della cittadina ionica, per discutere delle problematiche del settore, anche alla luce dei problemi giudiziari che si sono accavallati. Si dovrà trovare l'intesa con la Regione

LECCE – La bella stagione è alle porte, ma su Porto Cesareo il cielo non è sereno. Niente a che vedere con nuvole e pioggia, però. Il problema riguarda, semmai, le difficoltà che stanno vivendo gli operatori turistici sulla loro pelle nell’ottenere il rilascio delle autorizzazioni richieste per le attività ricettive. E ben sedici strutture balneari potrebbero rischiare di non accogliere clienti vecchi e nuovi, in un’estate che già, di per sé, la comunità cesarina si appresta a vivere in un clima di forte tensione, dopo le numerose inchieste giudiziarie che si sono abbattute prima su esponenti politici locali, poi, di riflesso, proprio su alcune delle strutture più note. Diversi, come noto, i sigilli posti per presunti abusi edilizi negli ultimi mesi.

Per discutere del problema delle autorizzazioni, si sono rivolti alla Prefettura proprio gli operatori. Questa mattina, dunque, il prefetto Giuliana Perrotta ha avuto un incontro con il sindaco di Porto Cesareo, Salvatore Albano, presente insieme con l’assessore all’Urbanistica e ai Lavori pubblici, Luigi Baldi e con l’avvocato Pietro Quinto, in qualità di consulente legale. In Prefettura c’erano anche Mauro Della Valle di Federbalneari, Valerio Zonno, presidente delle Associazioni strutture balneari di Porto Cesareo, Luca Mangialardo del Sib e il presidente del consorzio Assobalneari, Giuseppe Mancarella.

Il primo cittadino ha evidenziato, in particolare, le criticità connesse alla frequente violazione della normativa di settore da parte dei gestori, con difficoltà nella conclusione dell’iter amministrativo all’apertura.

I maggiori problemi evidenziati riguardano le già citate sedici strutture balneari, per le quali il Comune predisporrà una relazione analitica. Il prefetto, considerato che la materia in questione è attribuita per legge a diversi livelli istituzionali, e in particolare alla Regione per gli aspetti programmatici e ai Comuni costieri per l’attuazione e per il rilascio dei provvedimenti autorizzativi, ha preso atto della situazione. Le cui origini, come sottolineato dallo stesso prefetto, sono peraltro datate nel tempo e possono essere oggetto anche di interesse dell’autorità giudiziaria. Da qui, l’impegno a farsi portavoce, riferendo alla Regione, per le valutazioni sulle eventuali iniziative di carattere amministrativo e normativo, nel tentativo di trovare per una soluzione della complessa vicenda.

Già nei giorni scorsi, i titolari degli stabilimenti balneari erano stati convocati dal sindaco in una conferenza organizzativa presso la biblioteca, alla presenza dell’avvocato Quinto, per sopperire ai problemi interpretativi ed applicativi della normativa di settore, per quanto riguarda la disciplina delle concessioni demaniali.

“Punto di partenza – aveva dichiarato il sindaco Albano – è il nuovo Pug, che contiene la ricognizione degli stabilimenti esistenti, ma altresì la necessità di verificare che tutti gli stabilimenti siano in possesso dell’autorizzazione necessaria in termini di compatibilità urbanistica ed ambientale”.

“Porto Cesareo vive di turismo –aveva aggiunto il sindaco – ed alla vigilia della nuova stagione occorre evitare, pur con il massimo rispetto dell’iniziativa e dei compiti degli inquirenti, che la nostra località venga interessata da vicende giudiziarie che respingano il richiamo turistico piuttosto che essere pubblicizzata per la sua ben nota ospitalità e per una offerta turistica qualificata che fanno di Porto Cesareo la perla dello Ionio”.

 

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