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Cronaca Gallipoli

Concussione e abuso d'ufficio. A giudizio Vincenzo Barba

Il gup Nicola Lariccia ha rinviato a giudizio l'ex sindaco di Gallipoli. I fatti fanno riferimento al 2006. L'onorevole avrebbe intascato 5mila euro per sopendere un'ordinanza di demolizione di una struttura abusiva

 

LECCE – Il gup del Tribunale di Lecce, Nicola Lariccia, ha rinviato a giudizio l’onorevole Vincenzo Barba, 59 anni, con l’accusa di concussione e abuso d’ufficio. Secondo l’accusa l’esponente politico del PdL avrebbe intascato, nel 2006, quando ricopriva la carica di sindaco di Gallipoli, una cifra pari a 5mila euro. Somma che l’imputato avrebbe ottenuto per sospendere un’ordinanza di demolizione di una struttura prefabbricata edificata, da un ristoratore, in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico. Ristoratore che, assistito dall’avvocato Andrea Rollo, si è costituito come parte civile nel processo. 

La difesa dell’ex sindaco della “Città Bella”, rappresentata dall’avvocato Stefano De Francesco, aveva respinto ogni accusa, dichiarando che quei soldi erano stati versati dal ristoratore in virtù di un debito pregresso contratto con l’onorevole Barba. Una tesi, però, non condivisa dal gup. Il processo a Vincenzo Barba si aprirà il prossimo 5 marzo davanti ai giudici della seconda sezione penale.

Archiviata, invece, la posizione del secondo imputato, Giuseppe Cataldi, 56 anni, dirigente dell’Ufficio tecnico di Gallipoli. L’accusa ipotizzata nei confronti del 56enne, difeso dall’avvocato Ester Nemola, era di abuso d’ufficio per non aver reso esecutiva l’ordinanza di demolizione. Il gup ha però prosciolto il dirigente comunale, ritenendo che non vi fossero indizi di colpevolezza a suo carico. 

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