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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Confermati i Daspo per intemperanze nel palazzetto dello sport e allo stadio

I fatti riguardano Monteroni di Lecce e il comunale del capoluogo salentino. Erano stati proposti diversi ricorsi, non accolti

LECCE – Confermati i Daspo comminati dal questore di Lecce a carico di alcuni soggetti per intemperanze sia nel palazzetto dello sport di Monteroni, sia nello stadio di Via del Mare. Uno dei casi riguarda L. C., 31enne. La vicenda è nota e risale al 29 marzo dell’anno scorso.

Disordini nel palazzetto a Monteroni

A Monteroni di Lecce, presso il palazzetto dello sport, si stava disputando l’incontro di basket “Nuova Pallacanestro Monteroni – Pu. Ma. Trading Taranto”, valevole per il campionato di serie B, girone D, quando, a pochi minuti prima del termine, un gruppo di circa venti persone, travisate e armate di bastoni in legno, fece irruzione aggredendo la tifoseria della squadra ospite che poco prima aveva intonato cori offensivi verso quella locale. L’arbitro fu costretto a interrompere l’incontro.

Le indagini svolte dagli agenti della Digos, anche attraverso la visione dei filmati videoregistrati acquisiti, e in particolare di un video amatoriale diffuso in rete, portarono all’identificazione e alla denuncia del 31enne che, per la condotta violenta adottata, e peraltro già coinvolto in altri episodi (con tanto di Daspo  emesso dal questore di Salerno), fu nuovamente diffidato. La notifica del questore di Lecce arrivò il 3 ottobre del 2017: cinque anni lontano dagli impianti sportivi, con l’obbligo di comparire in un ufficio di polizia in occasione di manifestazioni sportive inibite per tre anni. Le prescrizioni sono state convalidate dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Lecce.

Quattro denunce allo stadio di Lecce

L’altro caso risale al 24 maggio del 2017, e riguarda lo stadio comunale “Ettore Giardiniero” di Lecce. Durante l’incontro fra Lecce e Sambenedettese (ritorno dei play off per il campionato nazionale di Lega Pro 2016/17), un gruppo di tifosi tentò di farne entrare un altro dalla curva nord nel settore distinti nord est, chiuso al pubblico. L’obiettivo era di prelevare del materiale esplodente nascosto in quella zona.

Le indagini, anche in questo caso della Digos, svolte successivamente alla visione dei filmati della videosorveglianza dello stadio, permisero di risalire agli autori della sortita che vennero identificati e denunciati.

In seguito a tali fatti il questore di Lecce emise quattro provvedimenti di interdizione alle manifestazioni sportive a carico di M.P., 27enne, per tre anni con obbligo di firma in questura per due durante le manifestazioni sportive inibite, di F. C., 24enne, di N. P., di 31 anni, e di M.M., di 30 anni, per anni cinque e con l’obbligo di comparizione per tre.

Il 21 novembre scorso, L. C., tramite il proprio avvocato difensore, ha proposto ricorso al Tar di Lecce contro il Daspo, chiedendo l’annullamento, previa sospensiva. Il 10 gennaio, la terza sezione del tribunale amministrativo ha rigettato l’istanza di sospensiva, tenendo fermo quanto ritenuto nel provvedimento dal questore.  Allo stesso modo, per quanto riguarda il provvedimento emesso a carico di M.P.. Anch’egli aveva fatto ricorso al Tar, ricevendo rigetto dell’istanza.

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